Fabio Polenghi, fotoreporter, il 19 maggio 2010 è stato ucciso a Bangkok. Un colpo al cuore lo ha raggiunto mentre documentava l’assalto finale dell’esercito governativo all’accampamento delle camice rosse. Esattamente un anno dopo, sua sorella Isa, ha deciso di ricordarlo attraverso l’esposizione di alcune immagini e un momento di riflessione e discussione presso il Littleitaly Art Gallery (Alzaia Naviglio Grande, 42).
La serata d’inaugurazione si aprirà il 16 maggio con l’intervento di Robert Amsterdam, noto avvocato canadese che ha fatto appello alla Corte Penale Internazionale all’Aja, in difesa dei diritti umani violati durante le sommosse. Ad aprire la retrospettiva ci saranno gli scatti che mostrano le lotte nella capitale thailandese, fatti proprio nei suoi ultimi giorni di vita.
L’esposizione, che resterà aperta fino al 19 maggio, ripercorre in breve il lavoro di Fabio che sapeva spaziare tra i generi: dalla moda, ai reportage realizzati in più di settanta paesi al mondo, fino alle immagini sportive spesso capaci di diventare splendide metafore di vita.
Isa Polenghi, fotografa anche lei, continua a cercare verità e giustizia ha infatti messo in piedi un’indagine parallela per provare a far luce sull’accaduto. Ma l’obiettivo autentico è che non si ripetano altre tragedie come quella di Fabio, purtroppo invece di stretta attualità.
Spiega Isa: “A distanza di un anno dall'evento, nonostante le continue pressioni attraverso i canali diplomatici, le autorità thailandesi non hanno dimostrato alcuna volontà tangibile di fare chiarezza su quanto accaduto a mio fratello, ne hanno fornito alcuna notizia, alcuna risposta esaustiva alle tante domande poste”.
Eppure adesso emergono delle verità: ordini di sparare contro le camice rosse e contro chiunque fotografasse e mostrasse al mondo le immagini della carneficina. Fabio è morto per queste ragioni, e invece di giustizia dalla Thailandia è arrivato un invito per il compleanno del Re e l’offerta di denaro, 24 mila euro, ma mio fratello aveva ben altri ideali da rispettare”.
Questa esposizione non è voluta solo per ricordare Fabio Polenghi, ma anche per contribuire ad impedire che si ripetano altre tragedie, affinché chi vuole testimoniare e raccontare ciò che accade nel mondo con impegno sociale e civile non debba morire per questo. Non si tratta infatti solo di Fabio: si tratta di affermare dei diritti umani fondamentali, la vita, la libertà di informazione, in difesa della democrazia. Se accettiamo con facilità che i reporter, possano essere uccisi senza pretendere chiarezza, diventiamo complici di tutte le violazioni che quotidianamente vengono commesse.
Lunedì 16 maggio APERTURA ORE 18.30 – 21.30.
Sono previsti interventi di:
- Robert Amsterdam • Avvocato (ore 19.
- Giovanna Calvenzi • foto editor di Sportweek
- Gino Ferri • reporter
- Barbara Benedettelli • scrittrice, giornalista
- Reporter Senza Frontiere Italia
Saranno letti alcuni scritti di Fabio Polenghi che amava accompagnare le sue immagini con appunti e riflessioni. L’esposizione resterà aperta fino al 19 maggio dalle ore 16 alle ore 19.30. Info 335-8130675
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.