da Milano
Stazioni e autostrade bloccate in mezza Lombardia. E a Milano scontri tra manifestanti e polizia, con due poliziotti feriti dai bulloni scagliati dagli operai al termine di un corteo.
È quanto rimane della giornata di scioperi e manifestazioni organizzata ieri dai sindacati dei metalmeccanici lombardi per chiedere il rinnovo del contratto di categoria. A Milano era in programma un corteo che ha attraversato tutto il centro. Migliaia di operai (10mila secondo gli organizzatori, 5mila per le forze dellordine) hanno marciato da piazza San Babila, nei pressi del Duomo, alla sede degli industriali milanesi. È lì che un gruppo di manifestanti ha prima cercato di sfondare le transenne che chiudevano la via e poi si è scagliato contro gli agenti. Il servizio dordine dei sindacati è riuscito a fare ben poco: sono volati spintoni e calci mentre dalle «retrovie» del corteo è iniziato un lancio di uova, pomodori e limoni che, oltre agli agenti, hanno imbrattato i sindacalisti che cercavano di calmare i più esagitati. Ma sono volati anche sassi e bulloni. Uno degli agenti feriti è stato medicato in ospedale (cinque giorni la prognosi per la botta allo zigomo). «Episodi del genere non si vedevano da anni», dicono gli industriali. Ma non tutti li hanno condannati. La Provincia di Milano ha espresso «la sua solidarietà ai lavoratori in lotta». Bruno Ferrante, candidato sindaco di Ds e Margherita, ha condannato la violenza aggiungendo però che «bisogna comprendere le proteste dei metalmeccanici perché il loro contratto tarda a essere concluso». Non la pensano così Forza Italia e Alleanza nazionale. «Manifestare per le proprie rivendicazioni non giustifica aggressioni e minacce», afferma il coordinatore regionale di An, Cristiana Muscardini.
Blocchi, ieri, ci sono stati anche in altre città lombarde. I metalmeccanici hanno bloccato per unora lautostrada dei Laghi tra Busto Arsizio e Castellanza.
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