«L'italiano» più economico ed esperto dei cinesi. Sono già tre i negozi di parrucchiere per uomo aperti da Sebastiano Liso, 40 anni, esperto in taglio da quando ne aveva quindici, socio di Raffaello Cirrito, immobiliarista, che un anno fa ha avuto l'idea. Un saloon dove un taglio costa solo otto euro. Un taglio con shampoo dieci. Meno dei coiffeur made in Cina che arrotano forbici a tutto spiano in via Paolo Sarpi; le teste vengono trattate dalla mano esperta di Liso, che ha iniziato il lavoro da ragazzino nel vecchio negozio da barbiere di Giovanni Cirrito, padre del suo socio Raffaello.
«Dopo via Casati e via Gessi, tra poco inauguriamo in viale Campania - spiega Liso -. Gli uomini sono diventati vanitosi e sono molto attenti al loro aspetto. Vogliono originalità, visto che non vanno più i capelli corti, corti, ma sfrangiati, e nello stesso tempo stanno molto attenti al portafoglio. Noi lavoriamo dal lunedì al sabato e rimaniamo aperti dodici ore. Dalle 8 del mattino alle venti. Intraprendenza e fantasia tutta made in tricolore, tanto che abbiamo voluto chiamare il marchio «L'italiano», possono davvero dare una taglio alla concorrenza dell'Oriente». Una concorrenza fatta non solo sul campo della convenienza economica ma anche sulla professionalità, dote che a volte ai colleghi con gli occhi a mandorla difetta un poco. Clienti celebri come l'etoile Roberto Bolle, il presentatore tv Paolo Limiti, Alessandro Grillo, primo ballerino della Scala e Orio Buffo, direttore della rivista Grand Hotel, si siedono su questa poltrona in un negozio semplice ma raffinato. C'è anche il cinese Hu Shao Jia, titolare di un ristorante di via Casati, che preferisce il tocco italico a quello del Dragone. Sono in cinque professionisti a prendersi cura della clientela: tre uomini e due donne. «Oggi i maschi non hanno più problemi a farsi trattare i capelli da una ragazza. Anzi, si sentono più coccolati. Abbiamo un occhio di riguardo per i bambini. Per loro i primi tagli sono sempre una faccenda delicata, così abbiamo pensato di farli sedere sul modellino di una moto invece che sulla solita seggiolina».
Un'altra sfida ora attende il giovane «Figaro di Milano». Sono molte le mamme, che entrano con i loro bambini, a chiedergli: a quando «L'italiana», ovvero un saloon tutto femminile? «L'idea è in gestazione, non lo nascondo, anche con le signore, si sa, la cosa si fa complicata, perché sono molto esigenti. Raffaello e io volevamo esordire fra due anni nel settore, ma se va avanti così dovremmo anticipare vista la richiesta. Ci sono parrucchieri che chiedono centinaia di euro per sforbiciare una testa femminile. Francamente sono prezzi esorbitanti!». Certo, e anche le ragazze e le non più ragazze se ne sono rese conto, tanto che i cinesi hanno cominciato a sfidare il mercato anche lì con i loro prezzi concorrenziali.
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