Milano si prende il Tribunale brevetti

L'offensiva di Tajani batte l'asso di ferro Francia-Germania. Vittoria del governo italiano

Milano si prende il Tribunale brevetti
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La notizia arriva in serata e spariglia le carte di una polemica politica andata avanti per due giorni. «Il Governo italiano ha concordato con Francia e Germania di istituire a Milano la sezione distaccata della Divisione centrale del Tribunale Unificato Brevetti. L'intesa sarà formalizzata nel prossimo Comitato Amministrativo. Un risultato importante per l'Italia» il tweet del ministro degli Esteri Antonio Tajani. L'intesa sarà sottoposta agli altri Stati contraenti del Tub nel corso della prossima riunione del Comitato Amministrativo per la sua formalizzazione. È «un traguardo importante per l'intero Paese» sottolinea a sua volta il ministro della Giustizia Carlo Nordio, che si era impegnato ufficialmente per portare avanti la battaglia a favore della città e dell'Italia.

Una notizia che ha un sapore speciale per Milano, di rivincita: nel 2017 la città si era vista scippare la sede dell'Agenzia Europea del Farmaco (Ema) per un sorteggio. Tra le 19 città candidate Milano era per molti la favorita, ma dopo che anche la terza votazione non era riuscita a incoronare un vincitore tra Milano e Amsterdam, al terzo turno la sorte aveva favorito la capitale olandese.

La comunicazione di Tajani è arrivata dopo che lo stesso Tribunale aveva annunciato che a causa della Brexit dal primo giugno, in via provvisoria, le competenze assegnate inizialmente a Londra sarebbero passate in parte a Parigi e in parte a Monaco di Baviera, le altre due sedi deputate fin dall'inizio a ospitare le attività del Tub. Senza quindi menzionare la possibilità di una successiva ripartizione dei compiti con il capoluogo lombardo, da anni candidato a ospitare una parte importante dell'attività di questo organismo.

Una mese fa una trentina di avvocati e rappresentanti dell'industria avevano inviato una lettera aperta al Governo e al Parlamento invitando Roma a «non mollare». Per tutta risposta il ministro della Giustizia Carlo Nordio aveva assicurato il suo impegno. Ma l'annuncio sul sito del Tribunale non sembrava lasciare molto margine: «Nella seduta dell'8 maggio 2023 il Presidio del Tribunale unificato dei brevetti ha deciso che, dal primo giugno, i procedimenti pendenti dinanzi alla sezione centrale e relativi ai brevetti nella sezione Ipc (A) siano assegnati a Parigi. Mentre quelli che tecnicamente ricadono nella sezione Ipc (C) sono assegnati a Monaco». Quindi Parigi si sarebbe dovuta occupare della parte farmaceutica e di necessità umane (temi come allevamento, agricoltura, alimentare), Monaco di chimica e metallurgia. Una decisione provvisoria «finché non sarà adottata una decisione definitiva sulla creazione di un'altra sezione», che molti avevano preso come definitiva.

La nuova sede di Milano dovrebbe essere operativa entro un anno, i locali destinati ad ospitarla sono già stati individuati in via San Barnaba 50, all'interno del complesso che ospita già alcune sezioni del Tribunale di Milano. In queste settimane il Governo, d'intesa con gli enti territoriali, sta completando le procedure giuridiche e operative perché la sede possa essere istituita e sia operativa in un anno.

Oltre che un chiaro valore strategico e geopolitico, ospitare la sede distaccata ha una portata economica non indifferente.

Come indotto diretto e indiretto per l'economia cittadina, secondo le stime di Fti Consulting per la City of London, tra i 630 milioni e i 2,2 miliardi di euro l'anno. Non solo, avere la sede del Tribunale in città darà un incentivo ulteriore, alle Pmi in particolare, a tutelare le proprie innovazioni.

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