Milano, ucciso a colpi di spranga Due fermati

Abdul Guibre, 19 anni, del Burkina Faso assalito vicino alla Stazione Centrale. Era con altri due immigrati. I fermati con l'accusa di omicidio volontario sono Fausto Cristofoli, 51 anni e suo figlio Daniele, 31 anni, di Milano. Tutto è nato per un furto di dolciumi da un furgone-bar. La condanna della Moratti

Milano, ucciso 
a colpi di spranga 
Due fermati

Milano - E' morto nel primo pomeriggio, all'ospedale Fatebenfratelli, Abdul Guibre, 19 anni di colore, originario del Burkina Faso e con cittadinanza italiana, aggredito stamani a colpi di spranga a Milano da due uomini in via Zuretti, non distante dalla Stazione Centrale.

Due fermati Sono stati fermati i due presunti aggressori del giovane di colore. I fermati con l'accusa di omicidio volontario, rende noto la Questura di Milano in un comunicato, sono Fausto Cristofoli, 51 anni e suo figlio Daniele, 31 anni, entrambi di Milano. La vittima, Abdul Salam Guibre, con due amici, tra cui uno del Rwanda con permesso di soggiorno scaduto, tutti di colore, ricostruiscono gli investigatori, hanno trascorso la notte scorsa girovagando in alcuni bar di Milano. Di prima mattina si sono fermati nel chiosco mobile dei Cristofoli e avrebbero rubato alcune confezioni di dolciumi. Padre e figlio, accortisi del furto e convinti che i tre si fossero impossessati anche del danaro in cassa, hanno usato il proprio mezzo, parcheggiato nei pressi, li hanno inseguiti e raggiunti in via Zuretti; Qui è nata una lite che è degenerata e i tre giovani invece di allontanarsi, hanno impugnato un bastone trovato sul posto, mentre i Cristofoli con un altro bastone e un'asta di ferro hanno colpito al corpo e al capo Giubre, provocandogli gravi ferite alla testa. "Nel corso della lite - conclude la nota - sono state pronunciate da entrambe le parti frasi offensive e ingiuriose tra cui anche "ladri, negri di merda, etc".

Lo sdegno della Moratti "Milano condanna fermamente questi episodi di intolleranza e razzismo": lo dichiara in un comunicato il sindaco di Milano Letizia Moratti, che ha voluto esprimere il suo sdegno alla notizia della morte di Abdul Guibre. "Questo genere di comportamenti e atti di vile crudeltà non appartengono - dice Letizia Moratti - ai milanesi e alla nostra comunità, per storia e vocazione aperta invece alla tolleranza, alla accoglienza e alla convivenza civile. Davanti al dolore della famiglia e degli amici di questa giovane vittima rinnoviamo il nostro impegno a non abbassare la guardia per isolare sempre e comunque ogni forma di violenza".

De Corato: "Episodio barbaro" Il vice-sindaco di Milano, Riccardo e assessore comunale alla Sicurezza, Riccardo De Corato, esprime la sua "personale solidarietà ai familiari del povero ragazzo italiano di colore che è deceduto dopo la deprecabile aggressione". Per De Corato si tratta di un "episodio barbaro e sconcertante su cui però siamo certi che gli organi inquirenti, magistratura e polizia, sapranno, come sempre, fare piena luce".

Il cordoglio di Formigoni Dolore per la morte del ragazzo ucciso è stato espresso dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni "Esprimo dolore per la morte - ha detto Formigoni - e solidarietà alla famiglia per un omicidio che non ha giustificazione né ragioni".

Veltroni: clima di odio "L'assassinio di un ragazzo a colpi di spranga, gli insulti per il colore della sua pelle sono il frutto di un clima pesante, di odio, di una tragedia insopportabile per chiunque abbia a cuore il rispetto per le persone e la tolleranza". Walter Veltroni attacca e con lui la sinistra. "Un clima difficile - aggiunge il segretario del Pd - che l'indifferenza, l'egoismo, le culture che hanno al centro la soddisfazione di desideri individuali, le paure seminate a piene mani verso l'altro da noi hanno contribuito a formare".  E anche il Pdci cavalca l'episodio. Dice Manuela Palermi: "Nell'assassinio del ragazzo africano o, c'é il senso della manifestazione che come sinistra abbiamo deciso di tenere l'11 ottobre a Roma. Vogliamo ridare voce e visibilità ad un'Italia civile e democratica che odia il razzismo del Pdl, una coalizione - dalla Lega ai postfascisti - che usa cinicamente la sicurezza per additare gli immigrati come i colpevoli di tutti i mali".

Baccini: solo schegge impazzite "Ci rattrista la morte del giovane italiano Abdul G. ed esprimiamo tutto il nostro cordoglio ai suoi familiari. Purtroppo, questo episodio può essere sintomo solo di un diffuso malessere sociale, ma non di un'ondata di xenofobia vera e propria che investe il nostro Paese". Lo afferma Mario Baccini, parlamentare eletto con l'Udc e ora presidente dei Cristiano popolari. "I due aggressori, che speriamo siano presto assicurati alla legge - aggiunge Baccini - sono solo schegge impazzite in un sistema che cerca nell'integrazione sociale e nel dialogo una risposta concreta al melting pot, che anche in Italia pone la questione non solo del controllo dell'immigrazione ma anche dell'integrazione delle cosiddette seconde generazioni".

Maroni: bene la tempestiva risposta della Ps Il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, ha telefonato al questore di Milano, Vincenzo Indolfi, al quale ha espresso il suo "apprezzamento per la tempestiva risposta con cui la Squadra Mobile

della Questura, in poche ore, ha assicurato alla giustizia i presunti responsabili del brutale assassinio di Abdul William Guibre, avvenuto questa mattina a Milano". Lo riferisce il portavoce del Ministro, Isabella Votino.

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