Milano vince il tribunale dei brevetti

Assegnata ufficialmente la terza sezione, ma è già giallo su deleghe e competenze

Milano vince il tribunale dei brevetti
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Milano ospiterà la terza sezione della divisione centrale del Tribunale Unificato dei Brevetti, accanto alle sezioni di Monaco e Parigi. Ad annunciarlo ufficialmente ieri mattina il ministro degli Esteri Antonio Tajani in un tweet.

Di cosa si tratta? Il Tribunale unificato dei brevetti è stato istituito nel 2013 per decidere in particolare sulla contraffazione e sulla validità dei brevetti unitari e dei brevetti europei classici. Si tratta di un tribunale comune agli attuali diciassette Stati membri dell'Ue per i quali l'Accordo su un Tribunale unificato dei brevetti è entrato in vigore il 1 giugno. Il tribunale tratta sia le azioni di contraffazione che quelle di revoca.

In seguito alla Brexit e all'uscita del Regno Unito dal Tribunale unitario si è imposto un cambio di sede da Londra. La decisione di ieri è il risultato di un accordo raggiunto qualche settimana fa tra Italia, Francia e Germania. La sezione di Milano sarebbe competente per i brevetti IPC Sezione A (beni di prima necessità), la sezione di Monaco anche per i brevetti IPC Sezione C (chimica e metallurgia) e la sede di Parigi per i certificati complementari di protezione (SPC) basati su brevetti delle sezioni A e C.

Le competenze su cui si era trovata l'intesa un mese fa per l'Italia erano scienza medica-veterinaria e igiene (e la chimica strettamente collegata a queste voci), brevetti farmaceutici privi dei certificati di protezione supplementari, biotech non farmaceutico, agricoltura, food.

Il ministro Tajani assicura che la terza sezione avrà «la competenza per il settore farmaceutico, per il settore dei fitofarmaci e per l'agroindustria». La sede a Milano, che sarà ospitata in via San Barnaba 50, all'interno del complesso che ospita già alcune sezioni del Tribunale di Milano sarà operativa entro un anno.

Ed è per le deleghe limitate, che quella di Milano è una vittoria un po' amara, tanto che il sindaco Beppe Sala annuncia di essere «al lavoro per dimostrare la validità della scelta e per ampliare con il governo le deleghe che ci sono state assegnate».

Si tratta comunque di «un risultato molto importante per Milano e l'intera Lombardia, frutto del lavoro di tutti gli attori» il commento del presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana. «Ora siamo in attesa di conoscere quali competenze verranno attribuite alla Lombardia che, giova sempre ricordarlo, è la Regione dove si deposita il maggior numero di brevetti e la ricerca si sposa con innovazione e industria».

La scelta di Milano «è una notizia molto positiva per il sistema imprenditoriale, per la nostra città e per il Paese» commenta Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio e di Confcommercio Milano. «Oltre ai vantaggi in termini di costi per le imprese italiane che operano nei settori di cui si occuperà la sezione, le ricadute economiche saranno significative in termini di indotto per l'economia locale e per la creazione di nuovi posti di lavoro».

Come indotto diretto e indiretto per l'economia cittadina, secondo le stime di Fti Consulting per la City of London, si oscilla tra i 630 milioni e i 2,2 miliardi di euro l'anno. Non solo, avere la sede del Tribunale in città darà un incentivo ulteriore, alle Pmi in particolare, a tutelare le proprie innovazioni.

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