Salvini: "Ecco come faremo le zone a luci rosse"

Salvini spiega come togliere la prostituzione dalle strade e creare quartieri sicuri per il sesso

Salvini: "Ecco come faremo le zone a luci rosse"

Onorevole Matteo Salvini, ma è sicuro che la prostituzione vada legalizzata.
«Sono sicurissimo».

In Regione avete l'appoggio di Forza Italia, Fratelli d'Italia e anche dei «grillini» del Movimento 5 stelle.
«La Lombardia avrà un ruolo importante. Ma la Lega ha già depositato in Cassazione il quesito per abrogare la legge Merlin, la riforma Fornero, le prefetture e la legge Mancino che viola la libertà d'opinione. E per impedire agli stranieri di partecipare ai concorsi pubblici».

Allora la Lega vuole le prostitute con il patentino?
«Abbiamo tre mesi per raccogliere 500mila firme. Cominceremo in tutta Italia nel fine settimana del 29-30 marzo».

Sono tante 500mila firme.
«Ci saranno gazebo dovunque, moduli in tutti gli 8mila Comuni e informazioni sul sito www.vieniafirmare.org».

Salvini converrà che questa è una proposta choc.
«Siamo circondati da Paesi civilissimi come la Svizzera, l'Austria e la Germania dove la prostutuzione è già legale».

Fa una certa impressione.
«Cosa? Una prostituzione regolata, sanitariamente controllata e regolarmente tassata?».

Dice che nell'Italia cattolica riapriamo le case chiuse?
«Non chiamiamole case chiuse, è un nome che sa di vecchio. In Carinzia a due passi dal Veneto ci sono posti ordinati, puliti e protetti dove si va semplicemente a fare del sesso».

Lei pensa a condomini o interi quartieri a luci rosse?
«La proposta del Pd è per condomini privati, io penso che questo porterebbe disagio agli altri inquilini. Penso alla sciura Maria. Meglio i quartieri».

Immagina la rivolta dei residenti appena sapranno che tocca al loro?
«All'estero ci sono palazzi spettacolari con ristoranti, bar, sale per giocare. I quartieri sono stati addirittura risanati. Il valore delle case è aumentato, non pensiamo a delle squallide periferie degradate».

Lei ha detto che farebbe aprire un bordello sotto casa.
«Certo. Oggi Milano è un casino a cielo aperto dove si vedono culi e tette a qualunque ora del giorno e della notte».

Cosa direbbe a suo figlio?
«Mio figlio ha 10 anni e adesso il vero problema è spiegargli cosa ci fanno per strada quei culi e quelle tette fin dal mattino».

A Milano dove metterebbe un quartiere a luci rosse?
«Quando sarò sindaco sceglierò due o tre aree adatte».

La Stazione Centrale, via Napo Torriani, san Siro sono già di fatto delle zone hard.
«Decideremo con calme. Ne parleremo con i milanesi».

Non pensa a quelle povere ragazze? Che brutto lavoro.
«Penso alle ragazze oggi sfruttate e picchiate dal racket. O che lavorano nei centri massaggi cinesi che sono solo dei bordelli mascherati. E tollerati».

Ma le sembra

giusto che lo Stato diventi pappone soltanto per incassare un po' di tasse dalle prostitute?
«Questo Stato gestisce già il gioco d'azzardo, incassa sui superalcolici e le sigarette. Il sesso fa molto meno male».

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