Da 50 anni con passione Ecco le «nuove» botteghe che fanno grande la città

Dalle pipe Savinelli a Bice ai polli Giannasi Premiate altre sessanta attività storiche

Da 50 anni con passione Ecco le «nuove» botteghe che fanno grande la città

Milano sempre più ponte tra tradizione e innovazione anche nel commercio. Si amplia il numero delle attività inserite nell'albo delle Botteghe Storiche cittadine, giunte oggi a 549. A conferire i 60 nuovi prestigiosi riconoscimenti il sindaco con l'assessore alle Attività produttive Cristina Tajani e i rappresentanti delle Associazioni di categoria. «Premiare le nostre botteghe storiche ha commentato Beppe Sala significa innanzitutto dare un riconoscimento alla piccola imprenditorialità milanese, nata talvolta in tempi difficili, durante la guerra e appena dopo, ma che ha contribuito a rendere questa città, in ogni momento, viva e cordiale e fornita di ogni bene merceologico. A Milano si è sempre trovato di tutto e il merito è di questi negozianti che hanno resistito con il loro carico di storia, di affidabilità e prossimità per cinquanta e più anni». «Le Botteghe Storiche spiega l'assessore Tajani sono il simbolo della vivacità commerciale milanese capace di coniugare tradizione e innovazione. Realtà in grado di porsi sempre in sintonia con le nuove esigenze dei cittadini e con le tendenze del mercato senza rinunciare al proprio patrimonio di tradizione e competenza. Attività nate oltre 50 anni fa dall'intuizione di un singolo o da una lunga tradizione familiare che nel corso del tempo sono diventate parte integrante della storia e della vita del quartiere, della città e di ognuno di noi. In questi anni abbiamo posto tra gli obiettivi della nostra azione amministrativa la valorizzazione di queste realtà supportando e promuovendo tante azioni, dalle mostre agli itinerari turistici passando per moderne app utili a far conoscere e apprezzare ai numerosi turisti e ai milanesi, questo nostro grande patrimonio di cultura, conoscenza e sapienza artigiana». «Le imprese storiche afferma Alfredo Zini, presidente del Club Imprese Storiche di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza custodiscono un patrimonio di professioni che non dobbiamo disperdere».

Tra le sessanta attività che entrano a far parte dell'albo delle la più antica è l'Ottica Quercetti la cui apertura risale al 1841 seguita da un nome diventato un'icona per gli amanti della pipa in tutto il mondo, Savinelli 1876. Diventano botteghe storiche due templi del gusto e dell'arte dolciaria la Pasticceria Sant'Ambroeus che ha incominciato a deliziare i palati dei milanesi nel 1936 e la Pasticceria Martesana inaugurata nel 1967. Premiati anche il Bar Quadronno, dal 1964 riconosciuto da tutti come la prima paninoteca aperta fino a tarda ora in città e il mitico chiosco Giannasi di Porta Romana, che dal 1967 vende il pollo allo spiedo più famoso di Milano. I ristoranti Bice, inaugurato nel 1938 e Giacomo nato nel 1958, oltre a numerosi negozi di vicinato (7 panetterie, 5 barbieri, 3 negozi di calzature, 2 macellerie, 2 negozi di giocattoli) che quotidianamente contribuiscono ad animare la vita commerciale all'ombra del Duomo in un costante equilibrio tra tradizione e innovazione per rispondere al meglio al mutare delle esigenze dei cittadini.

Due i criteri richiesti per diventare Bottega storica: che l'esercizio

sia attivo da almeno 50 anni nel medesimo comparto merceologico, a prescindere da eventuali cambi di titolarità, e che conservi almeno in parte i caratteri costruttivi, decorativi e di interesse storico e architettonico.

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