Accordo tra Sala e Balzani per sbarrare la corsa a Civati

Vertice a tre con il segretario del Pd Bussolati La vicesindaco guiderà la lista arancione

Chiara CanpoFrancesca Balzani guiderà la «lista arancione». Una lista di sostegno a Giuseppe Sala, che tenga insieme quei pezzi della sinistra che rischiano di abbandonare la coalizione (leggi: Sel) e i comitati civici che nel 2011 tirarono la volata a Giuliano Pisapia e oggi sono accolto con freddezza (per dirla n maniera soft) la vittoria dell'ex commissario Expo alle primarie. La Balzani si è trovata per giorni tra due fuochi. Da una parte l'architetto Stefano Boeri, che l'ha sponsorizzata nella prima fase di campagna anti-Sala ha chiesto al Pd di nominarla capolista del partito. Una proposta indecente, visto che i renziani vogliono dare un'impronta chiara alla formazione, a partire dalla testa di lista. Dall'altra, Pisapia che aveva dichiarato il suo voto per la vicesindaco ha insistito su un punto: la lista arancione deve essere competitiva, o il ponte tra Pd e Sel rischia di spezzarsi. Se la lista non sarà competitiva. E in tutti crea una certa inquietudine quella coalizione multiforme che va da Rifondazione ai radicali passando per i socialisti e Possibile che ai primi di marzo esprimerà un candidato alternativo che rappresenti il mondo della sinistra meglio di mr Expo. Pippo Civati anche ieri in un'intervista ha assicurato che non sarà lui, ma è un'ipotesi che anche ieri non si sono sentiti di scartare nè la Balzani, nè Beppe Sala e tantomeno il segretario metropolitano del Pd Pietro Bussolati. C'è stato un lungo incontro a tre nel pomeriggio per mettere tutte le carte sul tavolo e decidere la strategia. Se sarà la vicesindaco a guidare quella lista arancione, sono convinti, è praticamente escluso che il leader di Possibile scenda in campo e rischi la batosta alle urne. Da parte sua, la Balzani ha chiesto come condizione che le componenti del Pd che l'hanno sostenuta nella campagna delle primarie possano continuare a farlo. Si vedrà se in forma diretta (come candidati in lista) o solo indiretta (come supporter, negli eventi elettorali). Il concetto è che dovrà saltare qualche steccato tra lista e partito. Il Pd rischia di pagare il conto in termini di preferenze, ma dopo la discesa in campo di Stefano Parisi come candidato sindaco del centrodestra, il terreno dove raccogliere voti al centro si è ristretto e va frenata la fuga degli elettori a sinistra. E questa lista è anche garanzia del patto di lealtà di Pisapia.La Balzani scioglierà ufficialmente le riserve nei prossimi giorni, probabilmente venerdì: l'incontro pubblico organizzato alla Feltrinelli di piazza Piemonte con Sala e Pierfrancesco Majorino, l'assessore che è arrivato terzo alle primarie, potrebbe essere allargato alla vice. Questa sera invece il Pd riunisce i suoi per discutere e analizzare ancora l'esito delle primarie con Luciano Fasano e Paolo Natale, i docenti che hanno condotto con gli studenti dell'Università Statale gli exit poll e la ricerca sul voto zona per zona.

Ci sarà anche Pietro Bussolati, che dopo il vertice con la Balzani ieri ha dichiarato: «Lavoriamo perchè ci sia una coalizione ampia e rappresentativa di tutte le forze espresse dalle primarie. Da parte di tutti i protagonisti c'è disponibilità e voglia di fare bene»,

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