Una riunione in prefettura da organizzare «subito», già la prossima settimana, con il sindaco Giuliano Pisapia, le associazioni coinvolte nell'accoglienza e tutti i candidati sindaci.
«Serve subito un piano operativo condiviso - ha proposto ieri l'uomo del centrodestra Stefano Parisi - perchè è un problema serio e l'emergenza potrebbe esplodere a cavallo della attuale e nuova giunta, vanno previste in anticipo le soluzioni per evitare che si creino i bivacchi dello scorso anno. E a quel tavolo stabiliamo una moratoria, togliamo questo tema dal dibattito della campagna elettorale». Ieri Parisi ha preso le distanze anche dagli attacchi di Matteo Salvii al Papa sulla questione migranti.
Un invito pratico e di buonsenso. Lo sfidante del Pd Beppe Sala si dice «disponibile a coglierlo» ma polemizza: «Noi lavoriamo ogni giorno su questo tema, non è che abbiamo bisogno di tanti tavoli. E la cosa che trovo un pò imbarazzante è che Parisi faccia questo invito mentre i suoi azionisti, e mi riferisco in particolare a Salvini, dicono gli immigrati non li vogliamo. Con tutto il rispetto per Parisi, credo si tratti di una furbizia elettorale per nascondere cosa realmente pensa la sua coalizione a trazione leghista del tema. Parisi ha preso la mia stessa posizione di dialogo con le istituzioni per impostare una reale pianificazione degli arrivi che si annunciano massicci, poi però propone una moratoria dal tema: mi spiace, ma le furbizie non si fanno sulla pelle della gente».
Fino ad oggi, rimarca invece la capolista di Forza Italia Mariastella Gelmini, «a Milano è mancata ogni forma di strategia, perchè in questi cinque anni c'è stato solo un approccio ideologico da parte della sinistra.
Il tema dei migranti è delicatissimo, ma dobbiamo distinguere fra chi richiede asilo e gli irregolari che non possono».
Sala ieri è tornato anche sulla questione
delle liste. Doveva lanciane una quinta, di area cattolica e targata probabilmente Scelta civica, ma ora frena: «Non credo ci possano essere grandi cambiamenti, tendo ad escluderlo, però c'è tempo fino al 5 di maggio».ChiCa
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