Cronaca locale

Addio a gare e campioni: il triste record dell'Arena

Il glorioso impianto cittadino è sempre più abbandonato Forza Italia: «Perché Milano deve rinunciare all'atletica?»

Michelangelo Bonessa

L'ultima mazzata è arrivata in estate. Addio alle finali dei Campionati di società assoluti di atletica perché la «pista non è nelle condizioni per ospitare una finale scudetto». Il verdetto sulla decadenza dell'Arena Civica arriva dalla Federazione italiana di atletica leggera, ma è solo la tappa finale di una lunga corsa verso il basso. Da tempio sportivo in cui si realizzavano record europei e mondiali, a spettro di cemento nel mezzo del verde urbano. L'impianto sportivo immerso nel Parco Sempione sembra ora arrivato in un vicolo cieco. Il progressivo abbandono delle cure alle strutture sportive e l'utilizzo per manifestazioni di vario genere ne hanno minato le possibilità di rilancio. La pista di atletica è solo uno degli esempi di come il tempio dell'agonismo non sia più al passo con i tempi: l'ultimo dei 12 primati mondiali realizzati sull'anello oggi disastrato è del 1980. Fu Edwin Moses che lo firmò correndo i 400 metri a ostacoli in 4713. Prima di lui il polacco Wladislaw Kozakiewicz nel salto con l'asta, Marcello Fiasconaro negli 800, Pietro Mennea nei 100 e 200 e Paola Pigni nei 1500. Poi non sono mancate altre grandi manifestazioni sportive, ma sempre più diradate. Una corsa verso il basso che arriva a oggi con l'atletica di alto livello che lascia la struttura. Le opposizioni di centrodestra sono decise a tenere il destino dell'Arena al centro dell'azione Amministrativa: «Nei fondi per la riqualificazione stanziati già all'epoca della giunta Moratti erano previsti i soldi per rimettere a posto la pista - ricorda Filippo Jarach consigliere del Municipio 1 in quota Forza Italia - mi chiedo come siano stati spesi e perché dobbiamo perdere l'atletica. Cercherò di organizzare un tavolo di lavoro con la maggioranza del municipio uno e con i consiglieri comunali per far sì che la pista possa essere sistemata in maniera adeguata e che la cittadinanza non perda quell'area». Al momento però non sembra che ci siano grandi prospettive per il futuro visto che per dimensioni e decadenza degli impianti il centro sportivo è ormai inutilizzabile per molte discipline. Le ultime due Amministrazioni cittadine hanno puntato sulla formula del rilancio come centro polifunzionale, ma resta molto utile soprattutto per le celebrazioni della fine del Ramadan e poco altro. Anzi, secondo alcune associazioni sportive, proprio questi eventi hanno contribuito ad aumentare il degrado delle strutture sportive. E anche il rugby, sport che negli ultimi anni è cresciuto molto in città, ha avuto delle difficoltà a utilizzarla dovendo anche pagare gli straordinari dei vigili per una manifestazione di categoria. Così come il calcio per i giovani che l'anno scorso ha traslocato quasi del tutto nei campi dell'istituto Leone XIII. In generale, l'impianto resta il punto di arrivo di alcune gare podistiche e di feste scolastiche o religiose.

Poco per fermare il percorso di declino intrapreso dall'Arena.

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