Finisce l'Expo delle schiscette, dei panini nella stagnola, degli schiamazzi. Comincia quello degli incontri istituzionali, dei pullman dei centri anziani e dei turisti stranieri (a dir la verità ancora pochi, molto pochi).
Da ieri l'età media lungo il Decumano si è alzata parecchio: niente più scolaresche (con 13-15mila studenti al giorno) ma tante coppie di pensionati ("E' la terza volta che veniamo. Sa, con la tessera anziani abbiamo il biglietto scontato"). E di colpo Expo si trasforma in qualcosa di più tranquillo, più silenzioso, soprattutto durante la pausa pranzo che diventa più "borghese" e meno fai-da-te. A ravvivare l'atmosfera ci penseranno i 400mila ragazzini degli oratori e dei centri estivi, attesi da luglio in avanti. Gli stranieri attesi per giugno ci sono ma non sono certo le orde annunciate. Sono pochi gruppetti sparuti di orientali che si confondono fra i gruppi , molto più folti, dei turisti a chilometro zero: quelli provenienti dall'hinterland milanese e dai capoluoghi regionali. Ad oggi sembra dura raggiungere quei 4 milioni di visitatori di cui parla il commissario unico Giuseppe Sala ma non siamo nemmeno a metà percorso. Quella appena cominciata e' anche la settimana degli incontri istituzionali: ieri e' stata la volta del primo ministro spagnolo Mariano Rajoy per il national day della Spagna, più concentrato sul nodo delle elezioni nel suo paese che sulle questioni legate ad Expo. Ad accompagnarlo un Ministro dell'Interno Angelino Alfano distratto dalla questione immigrati ma intento a lanciare messaggi di collaborazione alla Spagna: "Siamo una comunità di destino, sia per il Mediterraneo, sia per l'Europa, anche se non sempre e' facile". Rajoy non sembra aver colto l'invito.
Oggi, per la celebrazione della giornata dell'Irlanda, e' atteso il presidente Michael Higgins che, per domani, ha anche in agenda un incontro a Roma con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Domani l'agenda di Expo annuncia anche l'arrivo di David Cameron per il national day del Regno Unito ma sembra molto più probabile che il leader britannico non si presenti. Bidone sicuro anche per la cancelliera Angela Merkel, attesa giovedì. Confermata invece la visita della first lady Michelle Obama, attesa con le figlie Sasha e Malia e con la madre al seguito. Ad accompagnarla nel tour tra padiglioni sarà la first lady italiana Agnese Renzi. Michelle Obama, con tutta probabilità, si farà ancora una volta portavoce del concetto del "Let's move" e promuoverà un'alimentazione sana: tema azzeccatissimo per Expo. La settimana più istituzionale di Expo si chiude domenica con il presidente francese Francois Hollande.
Sono giornate impegnative quelle al sito di Rho. Da gestire ci sono la sicurezza e le richieste rigidissime degli staff dei leader stranieri.
Tutti erano convinti che la prova più dura sarebbe stata quella per l'arrivo di Putin, ma anche il banco di prova di ieri non e' stato dei più semplici: la security spagnola di Rajoy ha tentato di comandare a bacchetta i nostri carabinieri ed ha impedito alla stampa italiana di entrare nel padiglione durante la sua visita. Protocollo di sicurezza rigidissimo anche per l'arrivo della first family americana.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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