Adriano, così il piano periferie dimentica la casa della morte

Sala promette aree verdi e una scuola nuova Ma non accenna al palazzo di nomadi e abusivi

Maria Sorbi

Inizieranno i lavori per costruire una nuova scuola media (ma non si sa ancora quando verrà aperta). Sarà prolungato il percorso del tram 7 da via Anassagora a via Adriano, saranno ristrutturate le fermate della M2, verrà sistemato l'ex campo nomadi di via Idro. Ecco il ricco menù che la giunta Sala annuncia per il quartiere Adriano, fra Precotto e Crescenzago. Ma tra i vari interventi dimentica «il palazzo della morte», l'edificio abbandonato, all'angolo con via Mulas, nel quale da anni vivono decine di balordi e clandestini.

Il piano anti degrado delle periferie viene fatto. Ma un po' a macchia di leopardo. «Nessuna parola in merito allo stabile da sgomberare - protesta la consigliera di Forza Italia Silvia Sardone - nessun progetto sul futuro di quest'area. Vendono come fatta una scuola media quando invece sono ancora allo studio di fattibilità dopo anni di promesse non mantenute. Non dimentichiamo, inoltre, che parlano di un'area dove i lavori di abbattimento degli stabili sono fermi e che è di nuovo occupata da rom e senzatetto». I tempi per la costruzione della scuola sono lunghi.

Molto più brevi invece quelli annunciati per la riqualificazione di via Idro. I lavori di bonifica partiranno già a settembre e, dopo la pulizia dell'area da parte di Amsa, inizieranno i lavori per costruire un'area verde. L'impegno economico sarà di un milione di euro. L'intervento di rigenerazione prevede un impegno di risorse pari a 18 milioni provenienti dal contenzioso del Comune con gli operatori privati inadempienti, 25 dal Governo (bando delle periferie per la città e i Comuni dell'area metropolitana), oltre ad altri fondi stanziati dal bilancio comunale. In particolare, il piano della giunta prevede il completamento del parco da 50mila metri quadrati di via Adriano. Alcuni interventi di fruizione pubblica - un centro sportivo composto da due piscine, palestra e area verde - verranno invece realizzati da un operatore privato a scomputo oneri. Per ultimare le dotazioni pubbliche restano il completamento e la funzionalizzazione dell'edificio - ora a rustico - originariamente destinato a Rsa e la realizzazione del secondo lotto del parco pubblico. «Silenzio assoluto - denuncia la Sardone - anche sull'interramento degli elettrodotti al confine tra Milano e Sesto San Giovanni, promesso dalla precedente amministrazione e addirittura dimenticati da questa. Spiace constatare che l'uomo del fare si riduca ad annunci vuoti». «Siamo felici che la giunta comunale si sia tenuta in un luogo complicato come quello del quartiere Adriano, - commenta il presidente del Municipio 2, Samuele Piscina - dove durante lo scorso mandato sono stati promessi interventi mai realizzati e necessari. Ci chiediamo però da quando saranno disponibili i 18 e i 25 milioni.

Ci risulta infatti che il procedimento giudiziari contro gli operatori falliti che non hanno svolto i lavori derivanti dagli oneri urbanistici non sia ancora concluso e che occorra ancora verificare la vittoria al bando nazionale delle periferie». Le incognite restano ancora parecchie. E i cittadini finché non vedono non credono.

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