Cronaca locale

Milano, politico aggredito "Tua moglie è una rom"

Aggredito Paolo Cagna Nichi: "Tua moglie è la rom che va in televisione". Ferrero: "Colpa del clima d'odio della Lega"

Milano, politico aggredito "Tua moglie è una rom"

Paolo Cagna Ninchi, storico militante della sinistra milanese, è stato aggredito sotto casa da uno sconosciuto che l'ha insultato dicendo: "Tua moglie è la zingara che va in televisione". A renderlo noto è l'associazione Upre Roma, impegnata in progetti contro la discriminazione e per l'inclusione della comunità rom, presieduta da Paolo Cagna Ninchi, marito di Dijana Pavlovic, rappresentante della Consulta rom e sinti milanese.

L'aggressione sarebbe avvenuta venerdì sera nella zona di viale Ungheria, dopo numerose minacce ricevute sui social nei confronti della Consulta. Il presidente Upre, si legge nella nota, ha riportato una lesione al timpano dell'orecchio sinistro che ha reso necessario un intervento chirurgico. "Si tratta di un crimine d'odio come tanti altri, che i rom e i non rom che "li difendono" (che nella classifica della mentalità razzista sono peggio dei rom stessi) subiscono. Una famiglia normale con un bimbo di 7 anni che abita in una periferia di Milano è costretta da tempo a vivere nella paura di scendere sotto casa per portare fuori il cane o fare la spesa al supermercato per il solo fatto che è classificata come famiglia zingara". L'associazione denuncia "questo crimine a palese sfondo razziale attuato in un clima d'odio e insofferenza che sfoga il proprio malessere sulla fragilità altrui" e chiede all'Unar (Ufficio nazionale antidiscriminazione razziale) di intervenire con decisione nel condannare i crimini d'odio e all'amministrazione di Milano, di "passare ai fatti."

Anche Paolo Ferrero, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista, ha espresso la sua solidarietà nei confronti di Ninchi e ha dato la colpa al "clima di odio e intolleranza seminato a piene mani dalla Lega Nord e dai gruppi della destra fascistoide". "Un clima di odio che combattiamo sul piano politico e culturale e che lo Stato dovrebbe contrastare sul piano legale applicando severamente le leggi contro il razzismo, in vigore ma largamente disattese.

Anche su questo terreno della lotta al razzismo, - conclude il leader di Rifondazione - la Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza, che difendiamo contro la manomissione voluta dal governo, è da applicare fino in fondo".

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