Agli Arcimboldi polizze vita e Audi

Agli Arcimboldi polizze vita e Audi

La gara è stata affidata il 17 luglio scorso, ma ad oggi non è ancora stata firmata la convenzione. È il pasticciaccio del teatro degli Arcimboldi, la cui gestione è stata affidata per sei anni ai Pomeriggi Musicali srl (la controllata della Fondazione Pomeriggi Musicali, non titolata a partecipare in quanto soggetto pubblico). Ancora però non è stata firmata la convenzione, cioè il contratto, che prevede tra l'altro una cauzione di 800mila euro. Chi garantisce? Come fa il teatro a siglare i contratti con agenzie e promoter? Come programma la stagione?

Sulla gara tra l'altro pendono le sentenze in primo grado del Tar che danno ragione al teatro Nuovo e ai Cabassi (che gestiscono il Teatro della Luna), sfidanti de I pomeriggi, ma ritiratisi all'ultimo momento.

Ma l'aspetto che desta maggiore preoccupazione è la gestione disinvolta, se così si può chiamare, della Fondazione I pomeriggi musicali, ente che controlla direttamente la srl. Il bilancio «generico» 2013 compare sul sito dell'ente, nella sezione «trasparenza», che ha ben poco di trasparente visto che non dice nulla. Bilancio, tra l'altro approvato dal cda, ma non ancora ratificato dal consiglio di gestione composto da Comune, Provincia e Regione. Leggendo invece nelle pieghe del bilancio «vero» emergono voci che lasciano quanto meno perplessi, trattandosi di una fondazione pubblica. Perché, ad esempio, la fondazione ha speso oltre 300mila euro per una polizza vita AXA MPS? A che serve? Chi sono i beneficiari? Al capitolo «conti d'ordine» compare il leasing per un'Audi A4 Avant del valore di 46.730 euro (15 marzo 2010 - 14 marzo 2014). A chi è assegnata? E perché? Altro aspetto curioso sono gli investimenti finanziari per un milione 200 mila euro in Btp, in presenza di importanti debiti bancari. Così nel conto economico risultano 101.266 euro di consulenze professionali e 72.000 di altre prestazioni professionali che non sono meglio specificate.

Il fatto che il bilancio non sia così dettagliato e trasparente in realtà dipende anche dallo statuto stesso della fondazione. Statuto fuori legge dal 2013 (non risponde ai criteri della legge Tremonti) nonostante il richiamo del presidente della Provincia, organo di vigilanza. Lo statuto, infatti, prevede che il consigliere delegato abbia poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione per un valore di 200mila euro, senza dover rendere conto al consiglio di amministrazione, né per esempio fare bandi per assegnare incarichi. Ricopre questo ruolo dal 1994 Giuseppe Manzoni, che, dal 2011 è anche direttore generale, oltre a sedere nel consiglio di amministrazione della Fondazione. Non solo, Manzoni è anche amministratore delegato della Pomeriggi musicali srl, che ha partecipato al bando per l'affidamento del teatro.

Sono fitti i rapporti che Manzoni tesse con la Provincia, che controlla appunto anche la fondazione, anche a livello personale (è il compagno dell'assessore comunale alla Casa Daniela Benelli, già assessore alla Cultura della Provincia). Dirigente (settore Cultura) di palazzo Isimbardi dal 1976, sale al primo livello nel 1983.

Dopo una parentesi come dirigente del servizio comunicazione in Regione, dal 2005 viene nominato dg del Museo di Fotografia di Cinisello, ideato dall'allora assessore provinciale alla Cultura Daniela Benelli. Dal 1992 è, consigliere dei Pomeriggi, che ricevono dalla Provincia - solo nel 2005 - 1 milione di euro. Una commistione pubblico privato quanto meno discutibile.

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