Il nuovo sindaco è stato scelto solo dalla metà dei milanesi. Al primo turno l'affluenza si era fermata al 54,65%, avevano votato poco più di 550mila elettori sul milione degli aventi diritto. Un disimpegno notevole, ma si votava il 5 giugno alla fine del lungo ponte. La fuga per le ferie ha fornito un alibi. É andata ancora peggio al ballottaggio, nonostante il meteo non incoraggiasse la fuga al mare: affluenza al 51,8% (sono 472.094 elettori). Il trend ieri mattina è sembrato lievemente in crescita: il primo dato della partecipazione ai seggi alle 12 si aggirava intorno al 15,94, alla stessa ora il 5 giugno era al 15,57%. Negativa però la seconda affluenza alle 19, del 39,72% quindi circa tre punti in meno rispetto al ballottaggio. Sul suo profilo Facebook Beppe Sala ha continuato a scandire il (poco) tempo che rimaneva per votare: «Ancora 10 ore» poi «ancora 5», «ancora 1 ora». Ultimo appello a non disertare le urne. L'affluenza più bassa in città si è registrata in centro e nei Municipi 5 e 6, la zona più attive è stata la 3.
Nel pomeriggio la polizia locale è dovuta intervenire al quartier generale di Sala, l'EnergoLab di via Plinio, per rimuovere dei manifesti elettorali affissi all'esterno della sede nel giorno del silenzio elettorale. «Ovviamente il rispetto delle regole è un optional! Manifesti sul muro del palazzo ben in vista. Pubblicità nel giorno delle elezioni. Non si può fare, vergognosi» la protesta del ex candidato presidente al Municipio 3 Vincenzo Viola (Fdi).
Dopo la segnalazione ai ghisa, ha pubblicato su Fabebook le immagini della rimozione dei poster abusivi. «Mi fa arrabbiare - chiosa - che chi ha governato Milano per 5 anni si senta di poter fare quello che vuole, pensando di rimanere impunita».ChiCa
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