Gli aiuti di Confartigianato per le aziende tra burocrazia e bollette

«Dai produttori piccoli nasce la richiesta di un'unione che spesso i grandi non conoscono». Prima donna a guidare la Confartigianato Milano e Monza, Arianna Fontana ha portato in consiglio la sua squadra di quattro donne e due uomini, cambiando i vertici della rappresentanza artigiana per i prossimi quattro anni. La sfida? Nessuna sfida, oggi di contese ce ne sono anche troppe, ciò che manca è la complicità che fa la forza.

«La parola d'ordine è: concretezza, per migliorare la potenzialità d'aiuto tangibile alle nostre aziende offrendo loro servizi. Per servizi intendo le pratiche basilari, dalla dichiarazione dei redditi all'accesso al credito bancario, oppure al risparmio del consumo d'energia. Quando sono arrivata a Milano da Treviso e ho aperto la mia azienda grafica, questo ha fatto per me la Confartigianato ed è stato molto importante». Per alleviare le spese del consumo energetico Arianna Fontana punta sul Cenpi, il consorzio formato dagli artigiani che tutti insieme comperano energia rivendendola alle aziende a prezzi ridotti. Luigi Poli, vice presidente e i consiglieri Daniela Bravi, Dorina Camusso, Marco Dazzo, Mariluz Sanchez, Eliana Travagliaro formano il nuovo consiglio. Allora è possibile fare squadra tra donne? «Senza dubbio. Vinta l'iniziale diffidenza, nelle donne la capacità di fare rete è solida e tenace».

A Milano sono 8.839 le imprese artigiane gestite «in rosa» e sono il 12,6 per cento del totale che ammonta a 70.150. L'elezione di Arianna Fontana a presidente si è tenuta in uno spazio all'interno di Expo, lo stesso in cui si è svolta l'assemblea nazionale della Confartigianato. Gli artigiani hanno ottenuto una settimana espositiva nel padiglione Italia alla fine di settembre con il progetto presentato questa primavera alla Fabbrica del Vapore, «DIdonne and Friends». Inoltre gestiscono un luogo ampio in via Tortona dove si muovono parallelamente a Expo con molte iniziative.

«Quest'anno le nostre aziende hanno ospitato per un giorno le scolaresche di seconda media. Se faremo passare tra i ragazzi, e soprattutto tra i loro genitori, il principio che fare gli artigiani è una professione solida e fondamentale per lo scheletro portante dell'economia, vinceremo la crisi.

La nostra vera Esposizione Universale è far amare il nostro lavoro ai giovani di Milano e di tutto il mondo, in modo che non smettano di credere che c'è una speranza, una potenzialità italiana nel settore del bello che va perseguita con passione. Nella moda non si vince solo se si è stilisti, ma soprattutto se si diventa modellisti, perché di questo abbiamo bisogno».

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