Il tema sarà «Paradossi», ma a inaugurare l'11 edizione della Milanesiana sono soprattutto i numeri: quelli dei tagli al budget della manifestazione culturale più acclamata e frequentata della città e quelli che, nonostante i tagli suddetti, l'ideatrice e direttore dei 30 appuntamenti quasi tutti a ingresso libero - si parte il 5 luglio in tram, si arriva il 19 luglio alla Fondazione Corriere della Sera - è riuscita egualmente ad esibire: al 35% in meno di finanziamenti tra Provincia, Comune e sponsor privati, Elisabetta Sgarbi risponde con un parterre di 130 ospiti internazionali, una grande esposizione sulla storia dell'Eni (nuovo ingresso tra i main sponsor) e altre due mostre d'arte (dello scultore Cesare Inzerillo e del fotografo Mario Dondero), due «lunghe notti» (dalle 21 alle 3 del mattino), otto aperitivi con gli autori, l'ingresso del teatro (con un «Omaggio a Cesare Pavese» con Fabrizio Gifuni e lo spettacolo Magic People Show per la serata di chiusura) tra le arti promosse negli eventi e quattro prestigiosi premi: il Fernanda Pivano a Joyce Carol Oates, la Rosa d'Oro ad Aharon Applefeld, l'Omaggio al Maestro a Jane Campion e il Montblanc al matematico Wendelin Werner. Il tutto con avvio ritardato per rispettare le date dei Mondiali («Chi segue il calcio segue anche la cultura» asserisce la Sgarbi), e con la data finale dell'11 luglio occupata solo nel pomeriggio, per lasciare la serata libera ai tifosi.
LA POLEMICA
Ecco invece le cifre sul budget: il sostegno della Provincia è passato da 300mila a 200mila euro, quello del Comune da 100mila a 75mila («Ma è aumentata la partecipazione sul territorio per quanto riguarda i servizi di Atm, che quest'anno ha un ruolo chiave» sottolinea l'assessore alla Cultura Finazzer Flory), l'apporto di Milano Serravalle si è dimezzato da 100 a 50mila euro e, tranne Corriere della Sera e Lottomatica, tutti gli sponsor privati hanno ridotto i finanziamenti rispetto al 2009. Sconsolata, Elisabetta Sgarbi ha cercato di mantenere il livello «promesso» dalle passate edizioni, ma ha ammesso che quest'anno non ha nemmeno potuto avvicinare alcuni grandi nomi della musica. «Questo perché ci sono persone che con la cultura fanno davvero i soldi - ha precisato con tono aspro Finazzer Flory -. Molti di noi si prestano gratis ad eventi come questo, basti pensare che siamo riusciti a realizzare il progetto Demoni con Peter Stein perché Stein stesso ha contribuito. Ma molti artisti, nonostante la crisi, non riducono di un euro i propri compensi. Sarebbe ora che anche i cachet venissero pubblicati, pre trasparenza».
IL TEMA
«Indagheremo le contraddizioni di cui è ricca la realtà degli ultimi anni: culturali, ideologiche, politiche, religiose, musicali, scientifiche», scrive la stessa Sgarbi nell'introduzione al Festival. «Paradossi», dunque, è il tema, ad alto tasso concettuale, come prescrive la regola della Milanesiana, su cui si cimenteranno scrittori, registi e artisti e su cui si è favorevolmente espresso anche l'assessore alla Cultura e vicepresidente della Provincia Umberto Maerna, il quale non ha mancato di suggerire alla Sgarbi un filo conduttore ben diverso per il 2011, i 150 anni dell'Unità d'Italia: «Diciamo che se questo tema verrà svolto, non solo cercheremo di evitare tagli, ma di procurare, se ce ne fosse la disponibilità, un euro in più".
GLI OSPITI
Nel lunghissimo elenco, spiccano lo scrittore indiano Vikram Seth (5 luglio, Sala Buzzati, ore 21), il giallista Don Winslow e la narratrice Joyce Carol Oates (si confrontano sui «Paradossi della letteratura» l'8 luglio al Dal Verme, ore 21), il regista polacco Zbig Rybczynski, con Umberto Eco ed Elio il 9 luglio al Dal Verme sulla «Logicità dei paradossi» (ore 21). E poi la regista Jane Campion e gli scrittori Salman Rushdie e Hanif Kureishi su «Paradossi dell'identità» (10 luglio), il re del cinema horror George Romero e gli scrittori Patrick McGrath e Jonathan Coe (12 luglio), l'autrice svedese Asa Larsson, l'alpinista e saggista Jon Krakauer e il Nobel Wole Soyinka il 16 luglio e il dialogo sul «Paradosso Dio» del 17 luglio tra Giovanni Reale, Giulio Giorello, Enrico Berti e Marco Vannini.
I LUOGHI
Quest'anno la Milanesiana si «moltiplica» in altri spazi metropolitani: il Teatro di Verdura, il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica e la Sala Montanelli, sempre alla Fondazione del Corriere. Inoltre, su specifica sollecitazione dell'assessore Maerna, vengono coinvolte le periferie, con il Barrio's di via Boffalora, la Biblioteca Chiesa Rossa, il piazzali della Triennale Bovisa e degli Arcimboldi (che ospiteranno concerti) e la sede delle Cartiere Vannucci (mostre d'arte), nella via omonima.
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