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Il cinema è riconosciuto, da sempre, come la fabbrica dei sogni e mai paragone fu azzeccato. Provate a pensarci: si spengono le luci, ci si abbandona sulla poltrona, ci si distacca dal mondo esterno e si viene improvvisamente travolti da immagini spesso irreali. Esattamente come avviene durante un sogno. Anche alla fine della proiezione lasciamo la sala con alcune sequenze che ci sono rimaste impresse; proprio come avviene al risveglio quando la nostra mente ci trasmette spezzoni dell’attività onirica notturna. Del resto, se la «settima arte» sa riprodurre la realtà, non di meno può rappresentare i sogni, e la sua storia è ricca di pellicole che introducono lo spettatore all’onirismo. «Cinema da sogno», rassegna che parte oggi allo spazio Oberdan di viale Vittorio Veneto 2 (02.77406316, www.cinetecamilano.it), esplora proprio questo affascinante tema sfruttando la collaborazione che da anni la Cineteca Italiana ha instaurato con l’associazione Musicamorfosi (che nell’ambito del progetto «Notturni» organizza una serie di eventi per valorizzare ville e parchi del territorio lombardo) e con il Teatro Elfo Puccini. In particolare, con quest’ultimo, nasce una sinergia shakesperiana, visto che sotto la regia di Elio De Capitani il teatro sta mettendo in scena, fino a domenica, Sogno di una notte di mezza estate. Ecco allora che la Cineteca inserisce nel cartellone della rassegna una rarità come la trasposizione cinematografica del «Sogno» firmata da Salvatores (dove riconoscerete anche Gianna Nannini), suo debutto dietro la cinepresa dopo la brillante carriera teatrale, guarda caso, proprio all’Elfo. Per suggellare il matrimonio artistico, la proiezione del film di Salvatores di domani sarà preceduta dallo spettacolo teatrale dal vivo Dove sei, o musa, nel quale Elena Russo (voce) e Alessandra Novaga (chitarra) interpreteranno alcuni dei più bei sonetti del Bardo, sulle note del musicista suo contemporaneo John Dowland. Non è il solo appuntamento speciale che arricchisce la kermesse. Val la pena ricordare quello di giovedì 8 luglio con Antonio Zambrini che proporrà un concerto dal titolo Le note di Rota, la musica di Fellini, che precede la proiezione dell’originale Il sogno di Federico nel quale Sergio Rubini rivela a una studentessa l’esistenza di un film del Maestro registrato con dei sensori collegati alla sua mente quand’era in coma. Di Fellini non poteva mancare 8 1/2 (7/7) con sogni, rimpianti e ricordi che si rincorrono nel protagonista alter ego di Fellini. Mercoledì 14, invece, il pianoforte di Francesca Badalini accompagnerà le immagini dell’intramontabile Buster Keaton in Playhouse attraverso il quale il grande artista mette in scena un bellissimo spettacolo onirico ambientato in un teatro dove tutti gli interpreti e gli spettatori hanno il suo volto. Tra i titoli proposti da Cineteca preme sottolineare l’interessante L’arte del sogno (11/7) di Michel Gondry, regista surreale, che forse più di ogni altro incarna lo spirito di questa retrospettiva rappresentando al meglio la sottile barriera che spesso, nel cervello, divide realtà da sogno finendo per confonderli.

Inconscio che fa da protagonista anche nel complesso thriller di Hitckhcock Io ti salverò (il 4/7, Peck e la Bergman protagonisti), arricchito dalle immagini oniriche realizzate da Salvator Dalì. In cartellone anche i corti Un Chien andalou e Film (entrambi il 14/7), La donna del ritratto (10/7) di Lang, Estasi di un delitto (3/7) di Bunuel, Il posto delle fragole (2/7) di Bergman e Sogni (8/7) di Kurosawa.

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