Allarme sicurezza e occupazioni abusive nelle case pubbliche del Comune. Domani parte la nuova gestione diretta da parte dellAler, che eredita dal passato una situazione di grave degrado materiale e sociale. Delinquenza, case invase irregolarmente, inquilini che non pagano i canoni daffitto, non sempre perché non se lo possono permettere. A complicare la vicenda i contraccolpi del cambio di gestione. LAler ha infatti deciso di lasciare a casa i portinai che avevano un contratto con i gestori privati, in tutto un centinaio. La conseguenza è che per almeno un mese cento portinerie di case del Comune rischiano di trovarsi senza servizio di custodia. Rimarranno operativi i cinquanta portinai assunti direttamente dal Comune.
Il presidente dellAler, Loris Zaffra, rassicura: «Vogliamo tenere aperte le portinerie ma verificare chi ci portiamo in casa». Segnalazioni informali delle forze dellordine hanno invitato alla prudenza, per il rischio che alcuni custodi possano essere coinvolti nelle occupazioni abusive. I portinai sono i primi a sapere quali sono gli appartamenti sfitti o che si stanno per liberare e anche per questo il loro ruolo è molto delicato.
Il direttore generale dellAler, Domenico Ippolito, aggiunge: «Non abbiamo intenzione di eliminare il servizio né di rinunciare alla presenza dei custodi. Al contrario, intendiamo ampliarlo con i custodi sociali e i portieri sociali, che svolgono un ruolo importante, simile allassistente sociale. Stiamo solo cercando le persone adatte, perché si tratta di un servizio delicato anche per la gestione di informazioni riservate. Faremo un sondaggio tra gli inquilini e le forze dellordine». Lassessore comunale alla Casa, Gianni Verga, è sicuro che gli inquilini saranno i primi a voler mantenere le portinerie: «Il gradimento dei cittadini per il portierato sociale è sempre crescente».
Il problema dellabusivismo è al centro dellattenzione. «Gli abusivi sono quattromila» ricorda Zaffra. Lo scorso anno è stato sottoscritto con la prefettura il protocollo di Sicurezza contro le occupazioni abusive. «I dati dicono che il 95 per cento dei tentativi di occupazione abusiva viene bloccato» assicura lassessore regionale alla Casa, Mario Scotti. Zaffra osserva: «Non ci saranno sanatorie ma agiremo con gradualità. Daltra parte, se cacciamo tutti e quattromila gli abusivi di colpo, dove li mettiamo? sotto i ponti? Non ho nostalgia delle bidonville, non so voi».
La strategia a medio e lungo termine è mantenere le case sempre regolarmente affittate. Al momento le case vuote sono oltre mille (1.077 sui 28.294 alloggi che costituiscono il patrimonio del Comune). Se rimarranno vuote, lAler riceverà un rimborso praticamente dimezzato.
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