Allarme racket e degrado 22 carcasse di auto accanto all'Ortomercato

Fdi chiede al Comune telecamere sull'area: «Vengono sottratti i ricambi e bruciate»

Allarme racket e degrado 22 carcasse di auto accanto all'Ortomercato

Ventidue auto bruciate, quasi tutte «Fiat 500». I pezzi di ricambio «evidentemente vanno a ruba» - letteralmente - commenta il consigliere comunale di Fratelli d'Italia Francesco Rocca. Due giorni fa durante un sopralluogo in via Bonfadini ha contato ventidue carcasse. Siamo a poche centinaia di metri dal campo nomadi dei sinti di origine abruzzese, protagonista negli anni passati di blitz e arresti da parte delle forze dell'ordine perchè risultò che alcuni residenti avevano messo in piedi una centrale di ricettazione. E Rocca ricorda che circa tre-quattro anni fa quell'area che confina con l'Ortomercato era diventata un cimitero di auto, venivano rimossi i ricambi da rivendere sul mercato nero e poi incendiate. «Di recente siamo tornati da capo» sottolinea, con tanto di prova fotografica. Non vuole gettare sospetti (solo) su campo nomadi ma chiede al Comune di intervenire al più presto per rintracciare i responsabili e rimuovere il problema. Ha presentato anche una domanda a risposta immediata, si aspetta che l'assessore alla Sicurezza Marco Granelli riferisce in consiglio comunale alla ripresa dei lavori dopo la pausa estiva. «In via Bonfadini, nello specifico lungo il tratti che costeggia l'Ortomercato da via Sacile all'entrata del campo nomadi - scrive l'esponente FdI - è presente una significativa quantità di rifiuti e di carcasse di automobili date alle fiamme. Quel tratto è ben nascosto, privo di telecamere e di manutenzione stradale, ostaggio dell'insicurezza e del degrado» e «l'operazione di rimozione delle carcasse richiede interventi straordinari». È un problema «già accaduto in passato e che ora si ripete» sottolinea. Un problema che, puntualizza, non riguarda «solo la sicurezza ma anche l'ambiente ed il decoro della nostra città. Ci troviamo a pochi metri dal mercato ortofrutticolo più grande d'Italia».

Nel suo «question time» Rocca chiede al sindaco e all'assessore competente «se conoscano la situazione presente in via Bonfadini, se l'amministrazione comunale intende intervenire per estinguere questa condizione di zona franca e in quali modi intende affrontare il problema, valutando anche l'installazione di fototrappole o telecamere per individuare coloro che abbandonano i rifiuti e le automobili, dandone fuoco». Ricorda peraltro che sull'Ortomercato è in programma un importante intervento di restyling.

Fiducia in una soluzione rapida del problema? Poca. «C'è disattenzione da parte della giunta che va dal centro alla periferia. Questa mattina (ierim, ndr.) ho svolto due sopralluoghi a Porta Venezia e a Giambellino - racconta Rocca -. Ci sono situazioni, non solo in questi due quartieri, da quarto mondo, tollerate e non gestite dall'Amministrazione comunale liberal-progressista».

In viale Vittorio Veneto in particolare, zona Porta Venezia, a due passi da corso Buenos Aires e dalla stazione Centrale, «ho trovato un tappeto di vetri rotti, ubriachi sudamericani che bivaccavano, nordafricani che già al mattino offrivano droga. Non è un bello spettacolo per i turisti, ho visto una famiglia di stranieri che assisteva alla scena inorridita».

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