È allarme sulla rotta di Malpensa La Regione: "A rischio 5mila posti"

Maroni preoccupato per l'ingresso di Etihad in Alitalia e per il piano di dedicare lo scalo ai cargo. L'azienda smentisce ma il futuro resta incerto

È allarme sulla rotta di Malpensa La Regione: "A rischio 5mila posti"

È allarme rosso in Lombardia per la fusione Alitalia- Etihad, che tra le clausole non scritte sembra avere penalizzare Malpensa. Nelle richieste della compagnia emiratina alla nostra ex compagnia di bandiera, ormai pronta a parlare arabo, c'è la liberalizzazione di Linate. E qualcuno addirittura ipotizza di convertire Malpensa in uno scalo cargo: niente passeggeri, ma solo merci. Alitalia smentisce. Ma il futuro resta incerto, perché la compagnia degli Emirati avrà molta voce in capitolo. E vuole puntare tutto su Fiumicino, con un appoggio a Linate. Prospettive che preoccupano i passeggeri e terrorizzano i lavoratori.
Linate già fa concorrenza spietata a Malpensa grazie all'impegno delle compagnie straniere che usano Milano per raccogliere passeggeri e portarli sui propri voli. Una liberalizzazione sarebbe una nuova mazzata. «Nell'anno di Expo si vuol chiudere Malpensa? complimenti allo stratega!» è il tweet con cui entra nella polemica l'europarlamentare e dirigente azzurro Giovanni Toti. Aggiunge il consigliere politico di Silvio Berlusconi: «Trasformare Malpensa in uno scalo cargo senza passeggeri, qualora davvero questo possa essere il suo destino, come ipotizzano pur tra le smentite alcune anticipazioni giornalistiche, lo valuto intempestivo, in vista di Expo. Non voglio intromettermi nelle scelte di una compagnia privata, ma non mi sembra si parta con il piede giusto. Che deve pensare un cinese che investe su Expo se gli italiani discutono di depotenziare o chiudere Malpensa?».

Anche senza considerare l'ipotesi cargo, le preoccupazioni maggiori riguardano l'occupazione. Gli esuberi stimati per l'operazione Alitalia- Etihad sono 2.500. Numeri ufficiali, forniti a Milano dal ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, durante un convegno. «Poi si dovrà vedere quando ci sarà la discussione di merito tra le parti» ha spiegato il ministro. Ma la situazione non promette bene. Soprattutto per la Lombardia, dal momento che Etihad intende valorizzare Fiumicino. E come ha sottolineato il presidente della Regione, Roberto Maroni, se Malpensa sarà penalizzata, a rischiare il posto saranno molte altre persone. Secondo lui, addirittura il doppio.
«Benissimo che Etihad entri in Alitalia, un po' meno bene che ci siano 2400-2500 esuberi: se questo penalizza Malpensa gli esuberi raddoppieranno come minimo, perché tutto l'indotto di Malpensa subirà conseguenze» le parole di Maroni a Radio 24. «Non è una questione di campanile - insiste -: è il sistema aeroportuale e del Nord che verrebbe penalizzato. Noi abbiamo investito molto su Malpensa: l'ultimo investimento sono 30 milioni per collegare i due terminal con l'Alta velocità». E Maroni, che nei prossimi giorni incontrerà il ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, minaccia di tagliare i fondi allo scalo, se il governo non dovesse cambiare idea: «Rivedremmo tutta la nostra strategia di investimenti su Malpensa e anche l'investimento che io sono disposto a fare nel capitale di Sea. Io sono interessato a sviluppare un sistema aeroportuale lombardo, ma se il sistema aeroportuale viene sviluppato, non penalizzato».
Preoccupazione condivisa dal presidente del consiglio regionale, Raffaele Cattaneo, Ncd: «Evitare penalizzazioni sul traffico di Malpensa. Il territorio non può accettare passi indietro». La coordinatrice regionale azzurra, Mariastella Gelmini, esprime grande preoccupazione: «Ci sono interessi pubblici in gioco che non sono solo quelli di Alitalia e di Etihad. Ci sono i lombardi e le imprese della Lombardia. C'è di mezzo una regione che è il motore d'Italia. C'è di mezzo Expo».
Il Pd si schiera invece col governo e ha già accettato la liberalizzazione di Linate.

Osserva il capogruppo al Pirellone, Alessandro Alfieri: «Dobbiamo tutti ottenere rassicurazioni perché, in caso di modifica del decreto Bersani bis (che regolamenta il traffico su Linate, ndr), lo scalo varesino non sia penalizzato». Più difficile capire come.

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