Alle 16 oggi su Milano calerà il silenzio. Sessanta secondi di raccoglimento che Palazzo Marino ha chiesto alla città per l'ultimo saluto al suo cardinale. A quell'ora infatti cominceranno i funerali solenni in Duomo, celebrati dal cardinale Angelo Scola. Non ci sarà il Papa, rappresentato dal cardinale Angelo Comastri. Attese numerose personalità, tra cui anche il presidente del Consiglio Mario Monti col sindaco Giuliano Pisapia e il presidente della Regione Roberto Formigoni.
Ma dietro le panche, nella piazza, tra le navate del Duomo c'è da credere che saranno migliaia i milanesi che vorranno essere presenti alla celebrazione. In questi giorni neanche la prima pioggia ha fermato il lento, continuo flusso di fedeli che hanno voluto rendere omaggio alla salma esposta in Duomo. Oltre seimila visite all'ora, di giorno e di notte. Credenti e non credenti. Trentamila solo nella mattinata di ieri che sono andati a sommarsi ai 60mila di sabato. Migliaia e ancora migliaia anche nel pomeriggio: oltre 150 mila persone che da quando è stata aperta la camera ardente in cattedrale, hanno reso omaggio a Carlo Maria Martini. Un pellegrinaggio calmo, ma continuo. Silenzioso e paziente per inginocchiarsi anche solo un attimo davanti al feretro collocato davanti all'altare centrale. Per scattare una foto. Per cogliere anche solo un attimo di vicinanza con l'arcivescovo che ha accompagnato un lunghissimo tratto della storia e della vita di Milano, dal 1979 al 2002 quando ha lasciato il testimone nelle mani del cardinale Tettamanzi. Oggi, a poche ore dalla sua morte quella città fatta di giovani e vecchi, autorità e gente comune gli restituisce un lungo, lunghissimo abbraccio che si è snodato fino al Duomo. Senza sosta. Tanto da impedire alla Cattedrale di mantenere fede all'orario di chiusura che era fissato per le 19. Già nel primo pomeriggio di ieri era stato deciso di prolungarlo fino alle 23 e ancora oltre se ci fosse stato bisogno. Le porte del Duomo saranno riaperte anche questa mattina, fino alle 11.30. Poi la Cattedrale chiuderà per riaprire il portone alle 14.30 e permettere l'ingresso ai fedeli. Tutti potranno partecipare al funerale, fino ad esaurimento posti. Chi non riuscisse ad entrare potrà comunque seguire la celebrazione anche da piazza del Duomo dove saranno sistemati alcuni maxischermi. Presbiteri e diaconi potranno portare il camice e la stola viola e entrare in Duomo entro le 15.30 dall'ingresso laterale.
Infine, il cardinale che ha guidato la più grande Diocesi del mondo per oltre 20 anni, sarà sepolto nella «sua» cattedrale, proprio di fronte al crocifisso di San Carlo. A deciderlo l'arciprete del Duomo monsignor Luigi Manganini, che aveva incontrato il cardinale Martini un paio di mesi fa. In quell'occasione avevano parlato anche di questo perché il vescovo ordinario ha il diritto di essere sepolto nella propria cattedrale. Con un filo di voce Martini ha affidato a monsignor Manganini la decisione: «Decidi tu», gli avrebbe detto.
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