All'Expo con le Bikemi elettriche

Si partirà tra poche settimane con mille mezzi a pedalata assistita. E cambia il colore: saranno rosse

All'Expo con le Bikemi elettriche

Una via di mezzo tra lo scooter e la bici. Una soluzione, insomma, per chi ama pedalare ma non faticare. Entro le prossime settimane - e in tempo per Expo - debutteranno mille biciclette elettriche in condivisione. É la «fase 2» del bike sharing, accanto ai 3.600 modelli tradizionali gialli del Bikemi che i milanesi conoscono e usano dal 2008 si potranno sganciare quelli rossi e bianchi a pedalata assistita. A svelare l'-bike numero 10.001 ieri mattina a Palazzo Marino sono stati il sindaco Giuliano Pisapia e l'assessore alla Mobilità Pierfrancesco Maran (che si è anche divertito con un giorno di prova in piazza Scala). Mille bici elettriche in arrivo e anche 70 nuove stazioni adatte a entrambi i tipi di sharing, 44 di queste installate entro maggio lungo il tragitto che collega il centro con il sito dell'Esposizione universale. Una novità a lungo annunciata a finalmente concreta - a cui ha contribuito il governo con 4 milioni di euro - mentre solo tra qualche giorno si conosceranno meglio i contorni dello scooter sharing, le moto in condivisione che la giunta aveva promesso su strada e per il primo giorno di primavera. Ma il 21 marzo è sabato e Maran ammette che ci vorrà più tempo per provare i primi modelli: «Dopo l'entusiamo iniziale alcuni operatori hanno capito meglio i dettagli dell'operazione e si sono tirati indietro, sono rimasti in campo le proposte più serie ma hanno bisogno di qualche tempo in più per formalizzare le offerte». Tra qualche giorno invece porterà in giunta una delibera per lanciare un bando per trovare sponsor interessati sia agli spazi pubblicitari sia all'apertura di nuove stazioni di bike sharing. «Le richieste che questo servizio si ampli sono tante - fa presente Maran -, occorre che si sviluppi e il nostro obiettivo è che il sistema non pesi sulle casse pubbliche. Le aziende che vogliono stazioni vicine alle sedi per i propri dipendenti potranno finanziarle».

Tornando al BikeMi elettrico, promosso da Comune e Atm e gestito ancora da Clear Channel, la giunta ha rimarcato che anche il sistema di «rifornimento» sarà ecologico. La batteria dell'e-bike non sarà ricaricata tramite dispositivi installati sulla stazione: quando il software individuerà una bici con carica inferiore al 30% la segnalerà alla centrale di controllo che provvederà a uscire per sostituire la batteria scarica e a ricaricare quella esaurita in magazzino, solo con pannelli solari. Le bici rosse avranno motore elettrico da 250 Watt, batteria agli ioni di litio con autonomia di 55-65 chilometri, sistema Gps, display per il livello di carica, telaio in alluminio rinforzato, trasmissione a cardano e freno anteriore a disco.

I costi dell'affitto? Il sistema di prelievo delle bici gialle, con abbonamenti giornalieri, mensili e annuali, e con la prima mezz'ora gratuita resterà invariato nelle 206 stazioni già attive e nelle 70 in arrivo, mentre per l'e-bike si pagherà a consumo: 25 centesimi per mezz'ora, 75 per un'ora poi 1,75 euro per un ora e mezza, 3 euro e 75 per due ore e quattro euro per ogni ora o frazione successiva. «Saremo la prima città al mondo con un sistema integrato di biciclette normali con bici a pedalata assistita» gongola il sindaco Pisapia. Tutte le spiegazioni per abbonarsi e accedere al servizio saranno in dieci lingue.

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