Alloggi per quarantena, controlli sui rom

E il sindaco richiama i milanesi: "Ancora troppa gente in giro domenica"

Alloggi per quarantena, controlli sui rom

«Tanti milanesi erano ancora in giro domenica» è stato il richiamo del sindaco Beppe Sala ieri in un video su Facebook, il virus in città «non sta sfondando ma è fondamentale attenerci alle regole perchè se sfondasse il sistema sanitario sarebbe messo veramente in crisi». E per venire incontro alle esigenze soprattutto dei più bisognosi, che in questo momento non possono raggiungere realtà come il Pane Quotidiano che ha dovuto chiudere per evitare assembramenti, annuncia Sala che «è stata rinforzata la rete di volontariato, creando un nucleo di 150 persone tra nostri dipendenti e operatori di Caritas e Banco Alimentare che andranno a casa di alcuni cittadini speciali, le 20mila famiglie in povertà che abbiamo sempre assistito e adesso lo faremo anche meglio».

Per supportare Regione e sistema sanitario il Comune ieri ha destinato alloggi liberi di proprietà, non di edilizia popolare, all'ospitalità temporanea di cittadini che sono entrati in contatto con persone contagiate e non hanno un appartamento adeguato all'isolamento, in primis dunque clochard e eventuali altri casi di fragilità. Con un'ordinanza firmata ieri dal sindaco è stato anche disposto lo spostamento al 30 settembre del termine per pagare canoni e spese degli alloggi popolari, con possibilità di rateizzare. Per limitare i contagi e le uscite intanto saranno chiusi fino al 25 marzo gli sportelli delle sedi Mm, i servizi per gli inquilini delle case popolari non vengono sospesi ma riorganizzati, gli appuntamenti già fissati saranno gestiti telefonicamente.

Uno degli stabili per la «quarantena» sarà in via Carbonia, zona Quarto Oggiaro, 48 tra mono e bilocali resi disponibili anche grazie alla cooperativa Dar Casa che aveva vinto la gara per la gestione dello spazio comunale. Il Comune sta allestendo lo spazio insieme alla protezione civile. Non saranno attivate le cucine ma Milano Ristorazione fornirà colazione, pranzo e cena agli ospiti. Un'altra quarantina di posti sono offerti da La Cordata in via Zumbini e altri spazi comunali in concessione. É fondamentale la collaborazione di tutti» ribadisce l'assessore al Welfare Gabriele Rabaiotti.

Ieri c'è stato un caso di positività in un dormitorio che è stato temporaneamente chiuso.

Il Comune ha deciso che i centri per i senza dimora resteranno aperti anche di giorno per permettere a chi non ha casa di attenersi alle disposizioni del governo e tutelare la propria salute. Emergency monitorerà la salute e la comparsi di sintomi, misurando la temperatura e l'attività respiratoria degli ospiti, sia nei dormitori che nei i campi rom autorizzati.

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