Alloggi usati come suk e risse sulle scale Lo sfogo dei residenti

La lettera-sfogo è firmata «inquilini di via Bagarotti Maffeo 44, scala B». Ci sono le firme di almeno una ventina di famiglie che vivono nel caseggiato del Comune in zona Baggio. Lo stabile, scrivono al gestore Mm, «sta diventando un luogo invivibile per chi ci vive da lungo tempo». Con l'arrivo dei nuovi inquilini «si assiste a comportamenti di maleducazione, sporcizia, vandalismo, rumori e odori molesti. Al terzo piano si cucina e si vende abusivamente a tutte le ore del giorno fino a tarda sera con l'utilizzo di bombola a gas e produzione di pattumiera oltre il normale per una famiglie». Nella lettera di protesta gli inquilini segnalano che c'è «un andirivieni di gente non del palazzo che entra nello stabile a qualsiasi ora e non si ottiene nulla a chiedere comportamenti più civili perché rispondono in modo aggressivo e prepotente». Emerge poi la difficile convivenza con le famiglie rom. «Al quarto piano - continuano - è stato assegnato un appartamento a zingari che a distanza di mesi sembra il raduno di tutti i nomadi del circondario. E purtroppo assistiamo a un numero sempre maggiore di individui poco raccomandabili entrare e uscire dallo stabile, con atteggiamenti che inducono timore. É stato rotto un vetro dell'androne a seguito di litigi. Ci sono donne anziane che vivono da sole e hanno paura. Aspettiamo che la situazione degeneri?». Gli inquilini «lamentano un senso di isolamento e scarso interesse e pregano affinché i sia un controllo serrato verso chi non si attiene alle regole per limitare il degrado (sporcizia ovunque, odori nauseabondi, musica ad alto volume fino a tarda notte)».

Il vicecapogruppo di Forza Italia Alessandro De Chirico, contattato dagli inquilini, riferisce che «non ci trovano niente di male nell'integrazione, ma constatano che è impossibile ottenere dai rom, a cui l'alloggio è stato assegnato regolarmente, il rispetto delle regole. Hanno scritto a Mm già a maggio ma non è stato mosso un dito».

ChiCa