Ambrogini, il premio anche alla «Zanzara» e ai gelatai milanesi

Si è chiuso in 4 ore - meno del solito - il «mercato» degli Ambrogini 2013, la riunione tra i capigruppo per scegliere chi salirà il 7 dicembre sul palco del Dal Verme a ritirare la civica benemerenza. La trattativa più serrata, giovedì sera, su Nando Dalla Chiesa, presidente del comitato Antimafia creato dal sindaco Pisapia ma anche uomo del Pd, e Letizia Moratti, candidata dal centrodestra per aver conquistato l'Expo e non come ex sindaco. Ma Sel e Sinistra x Pisapia non avrebbero votato a favore e, raggiunta al telefono dal capogruppo Fi Alan Rizzi, la Moratti ha chiesto di ritirare il suo nome se assegnato a maggioranza e non all'unanimità. Non si è posto problemi Dalla Chiesa: il centrodestra ha votato contro perché «al momento ha un mandato da parte del sindaco», ma lui accetterà il premio volentieri. Marco Osnato (Fdi) non ha condiviso nemmeno l'Ambrogino al presidente Anpi Carlo Smuraglia, proposto dal sindaco. E diverse sono le medaglie «simbolo» della sinistra. Oltre a Dalla Chiesa, la volontaria eritrea Fessaha Alganesh, impegnata a Lampedusa con la sua ong e l'azienda Zeta Service, nota per concedere congedi matrimoniali anche alle coppie gay.
Un elenco più corto (11 in meno tra persone ed enti rispetto al 2012). Sono 24 le medaglie d'oro, 27 gli attestati e uno solo l'Ambrogino alla memoria, concesso al parrucchiere delle star Aldo Coppola scomparso giorni fa. Passa senza i voti di Sel e Sinistra x Pisapia e l'astensione dell'Idv Raffaele Grassi il premio a Paola Bonzi, presidente del Centro di aiuto alla vita della Mangiagalli. Le capigruppo Ines Quartieri e Anita Sonego sono intervenute duramente, la seconda dichiarando addirittura che la Bonzi «agisce contro la legge», subito ripresa da Osnato e Manfredi Palmeri che le hanno letto passaggi della legge 194. Ma le esponenti prevedono (forse non a caso) che al Dal Verme ci saranno proteste dai comitati a difesa dell'aborto. «É una candidatura ideologica - l'affondo - continueremo nel nostro impegno a favore del pieno rispetto della 194, che viene disattesa soprattutto nella nostra regione». Con qualche rimostranza da parte della sinistra, passa anche la Scuola San Giusto proposta dalla Lega: l'unica elementare comunale che la giunta intende però cedere allo Stato, i genitori mesi fa sono saliti sul tetto per difenderla. «É stata riconosciuta la sua eccellenza - sottolinea il leghista Igor Iezzi - va valorizzata e tutelata».
Tra le 24 medaglie d'oro (a destra, l'elenco completo): l'imprenditore Leonardo Del Vecchio, Bruno Casoni (direttore del coro della Scala), Anna Grandi Clerici (presidente del Poldi Pezzoli), Carlo Faggi (ii «mago Fax», illusionista). Denise Cosco, collaboratrice di giustizia, figlia di Lea Garofalo, Marcello Fontanesi (ex rettore della Bicocca), Enzo Indiani (general manager dell'hotel Principe di Savoia), don Massimo Mapelli (Caritas), la campionessa di canottaggio Laura Milani, il presidente dell'Umanitaria Piero Amos Nannini, l'ex cestista Carlo Recalcati, il presidente della Consob Giuseppe Vegas.

Tra gli attestati: Agesci, Antica Focacceria San Francesco, i Genitori Antismog, la Fondazione Veronesi, il Gruppo Gelatieri Milano, il programma radiofonico La Zanzara, l'Unità tutela decoro urbano della polizia locale. Tradotto da De Corato: «I vigili anti-writer, grazie al loro lavoro è finalmente passato il concetto che per i vandali seriali può scattare l' associazione a delinquere, come da recente sentenza».