Anarchici sgomberati: botte alla polizia

Appena hanno visto arrivare i furgoni della ditta di transloco, hanno chiamato i «rinforzi». E una trentina di anarchici ha fatto barriera in via Jacopino da Tradate per impedire lo sfratto di tre «compagni» da un paio di alloggi occupati abusivamente. Ma il servizio d'ordine predisposto dal dirigente del commissariato di Quarto Oggiaro ha consentito non solo di bloccare ogni resistenza ma anche di arrestare tre giovani antagonisti. Operazione non indolore, visto che un paio di agenti sono finiti in ospedale per le botte ricevute. Al 3 di via Tradate alcuni anarchici hanno da tempo occupato un paio di alloggi. Su richiesta di Palazzo Marino ieri alle 11.30 è arrivato l'ufficiale giudiziario per sfrattarli. Appena gli antagonisti li hanno visti davanti allo stabile si è creato un cordone con una trentina di soggetti. Manovra ampiamente prevista dal dirigente del commissariato Quarto Oggiaro Antonio D'Urso. Così sono subito sbucati dalle diverse strade d'accesso una quarantina tra carabinieri e poliziotti dei reparti antisommossa. Sono partite alcune cariche di alleggerimento e alla fine gli antagonisti sono stati spinti da parte, circondati e messi nella impossibilità di nuocere. Dal gruppone sono partiti lanci, sputi insulti e, nel corso dei contatti ravvicinati, anche calci e pugni. Individuati i più facinorosi con una tattica «attendista» gli agenti di Quarto Oggiaro hanno aspettato che il gruppo si sgranasse per poi andarli a prendere senza che il resto della compagnia neppure si accorgesse dell'intervento. Sono così finiti in manette Simone Arena e Antonio D'Aniello, 28 e 29 anni, con precedenti. Il terzo soggetto fermato non aveva documenti, ha detto di chiamarsi Fabio Tigroni e di avere 33 anni.

La polizia sta effettuando accertamenti per verificare la vera identità ed eventuali precedenti. Nel parapiglia due agenti hanno dovuto ricorrere alle cure dei medici. Per questo i tre dovranno rispondere oltre che dei soliti oltraggio e resistenza anche di lesioni.

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