Non bastava la stangata sui mezzi pubblici. Nella giunta del 2 agosto è passato sottotono un altro blitz ai danni degli anziani. «La complessità della situazione economica, caratterizzata da scarsità di risorse finanziarie» unitamente ad «un aumento dei cittadini anziani, parzialmente autosufficienti residenti a Milano» che ha determinato «un incremento delle domande per il servizio di assistenza domiciliare» è l'incipit per giustificare la stretta in arrivo. Ossia: l'introduzione di «nuove modalità di rigetto delle istanze» per l'assistenza domiciliare. E per esser ricchi questa volta basta avere un conto in posta o in banca da 5mila euro e un centesimo. Il Comune ha attivato da anni un sistema di servizi domiciliari per gli anziani, per mantenere la persona il più possibile nel proprio ambiente senza che debba fare ricorso alla casa di riposo.
Assistenza e pasti a domicilio, pedicure curativo, teleassistenza, accompagnamento a visite, pulizia della casa. Nel 2012 con questa formula sono state erogate 4.380 prestazioni. I paletti per avere l'assistenza a casa erano già altri, ma ora scatta un'ulteriore stretta.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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