Una vicenda triste e squallida. Nella quale l'omicidio è solo l'apice drammatico nella miseria di due esistenze già molto problematiche. Marco Ceriani - il 65enne trovato morto nudo, supino, nel suo letto, con il cranio sfondato da tre colpi sferratigli con un oggetto appuntito (che ancora non è stato trovato, ndr ) la mattina di lunedì 9 febbraio nel suo appartamento di via Cesare Battisti ad Abbiategrasso - è stato ucciso da un amante occasionale, probabilmente due giorni prima, sabato pomeriggio. L'assassino ha appena 25 anni, si chiama Loris Salvatore Cardoville, un incensurato nato da una famiglia siciliana a Bellinzona, in Svizzera (paese da cui è stato espulso nell'ottobre scorso per ragioni ancora poco chiare) che fino a poco tempo fa - quando è stato licenziato - lavorava a Como come pizzaiolo. I carabinieri del nucleo investigativo, guidati dal colonnello Alessio Carparelli, hanno risolto così il venticinquesimo omicidio di una serie consecutiva che dura dal 2009, andando ad arrestare Cardoville in Abruzzo, ad Alba Adriatica. Dove, dopo l'omicidio, il giovane si era rifugiato a casa di alcuni amici (completamente ignari che il giovane avesse appena ucciso un uomo) sia per allontanarsi dal Milanese che per avere un tetto sulla testa e qualcosa da mangiare.
Il movente dell'assassinio, per il momento si può solo individuare nella rapina anche se a casa di Ceriani, che aveva conosciuto 4 giorni prima in chat e poi attraverso qualche mail, Cardoville forse si aspettava di trovare qualcosa di più. I filmati del sistema di videosorveglianza dello stabile del 65enne immortalano un giovane (la figura non è nitida) che sabato pomeriggio entra nel condominio con uno zaino semi vuoto e ne esce, due ore e mezza più tardi, con una borsa molto più pesante: dentro ci sono un cellulare, il pc e il portafoglio rubati alla vittima. Dopo l'omicidio Cardoville sale in treno, arriva alla stazione milanese di san Cristoforo, si disfa del telefonino di Ceriani e raggiunge la Centrale dove prendere un treno per Alba Adriatica.
Determinante per l'individuazione dell'assassino è stata è stata la testimonianza della domestica di Ceriani, che ha raccontato di aver salutato il suo datore di lavoro sabato mentre era al telefono. Elemento, questo, che ha permesso ai carabinieri, attraverso il controllo dei tabulati telefonici, di risalire al 25enne.
Importatissima anche un'impronta digitale dell'assassino trovata dagli uomini della Rilievi a casa della vittima. Proprio dopo l'espulsione, infatti, le generalità di Cardoville sono entrate nel database della polizia elvetica.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.