Apre Homi, il salone degli stili di vita

L'esposizione di arredamento per la casa amplia i suoi settori. Con un'appendice-mostra alla Triennale

Apre Homi, il salone degli stili di vita

Alcuni li abbiamo in casa, e li usiamo con la stessa disinvoltura delle mollette per stendere il bucato: non pensiamo mai che certi oggetti di uso comune – uno su tutti, la moka Bialetti con cui dal 1933 italiani e non preparano il caffè – sono anche icone del design Made in Italy. Da ieri (fino al 22 gennaio) questi pezzi sono in mostra allo Spazio Tim4Expo della Triennale di Milano. La pentola a pressione Lagostina, che dal 1961 ha trasformato il nostro modo di cucinare, e quindi di stare al mondo, oppure Juicy Saif, lo spremiagrumi disegnato da Philippe Starck per Alessi nel 1990: talmente tanto di design da essere esposto anche al Moma di New York. Oggetti di uso comune ma anche ambasciatori dello stile italiano nel mondo. La mostra, aperta a tutti, è una costola nel centro della città di Homi2015, l'esposizione dedicata alla casa che apre domani alla Fiera di Milano, fino al 20 gennaio. Tre padiglioni, 1500 espositori e un claim, «il salone degli stili di vita», che fa della manifestazione giunta alla terza edizione qualcosa di più del solito mercato per addetti ai lavori: dall'allestimento degli stand – rinnovato, più fresco e ricercato – ai settori, che non si limitano a tavola, cucina, giardino e tessile, ma abbracciano anche l'home wellness, con le fragranze per la casa, e la cura della persona con la sezione Fashion&Jewels, dedicata a bijoux e accessori moda. La doppia location - mostra e Fiera – non poteva che essere a Milano, specie con l'imminente Expo, dove Homi sarà presente a Palazzo Italia. Del resto in Lombardia il comparto legato all'arredamento della casa, tra mobili, complementi, accessori per la cucina ed elettrodomestici, interessa 28mila imprese, di cui 11mila nella manifattura e 17mila nel commercio all'ingrosso e al dettaglio. Sono soprattutto nel capoluogo (Milano con 9mila imprese è la terza città italiana, dopo le 15mila di Roma e le 14mila di Napoli), ma anche a Brescia e Monza (oltre 3mila), seguite da Bergamo, Varese e Como (più di 2mila). Secondo un'indagine sui consumi realizzata nel 2014 dalla Camera di Commercio di Milano in collaborazione con il servizio statistica del Comune, per la cura della propria casa - dai servizi domestici ai detersivi, dagli apparecchi elettronici alle stoviglie, fino all'arredo - i milanesi spendono in media quasi un miliardo e mezzo all'anno, 1.870 euro a famiglia. Ma se Milano è la base operativa di partenza di Homi, la vocazione è internazionale: il «Salone degli stili di vita» ha partecipato alla Moscow Design Week lo scorso ottobre e si appresta a volare a New York, nella seconda metà di maggio, per la International Contemporary Furniture Fair, una delle maggiori manifestazioni del settore arredo e decorazione della casa in nord America. Sbagliato, però, pensare che si stia parlando di oggetti di nicchia, destinati solo alle case dei ricchi, sostiene il presidente di Fiera Milano Michele Perini: «Il design deve essere commerciale, alla portata di tutti i portafogli, fatto di oggetti in cui la forma non è separata dalla sostanza».

La forza del design italiano dev'essere questa, secondo Perini, che non fa mancare una stoccata al governo: «Se non si

accorcia il divario tra il costo lordo di un lavoratore e il suo stipendio netto, le imprese continueranno ad andare a produrre altrove. Ma le macchine non bastano: per la qualità serve la manodopera qualificata italiana».

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