Architetto milanese rilancia la vera cucina di Jorge Amado

C'è chi in Brasile ci va per fuggire dalla quotidianità, ma c'è anche ci va per adottare due bambini. Come Massimo Bala, architetto milanese che nei lontani anni '80 salì con la moglie sul primo aereo per Rio «perché ci contattò all'improvviso l'organizzazione a cui ci eravamo rivolti cercando un bimbo in affidamento: sono due fratellini, ci dissero, hanno uno 13 e l'altro 23 mesi. Se li volete davvero dovete partire entro tre giorni». Ora i due bambini sono due ragazzi che superano i trent'anni, e il Brasile è diventato parte imprescindibile della vita di Massimo, ma, dopo tanto tempo, non solo per i figli. A Milano ha fondato il «Lapa», il ristorante rigorosamente brasiliano che lui stesso ha disegnato, arredato e aperto un anno fa in via Goldoni 3, nascosto nelle vie vicine a piazza Risorgimento e lontano dalle strade più trafficate. «Lapa è il quartiere artistico di Rio, e Rio è, per me, il posto più bello del Brasile- aggiunge ancora Massimo-. Mi sono ispirato a Scenarium, un grande locale che era un ex negozio di antiquariato».

E così lo Scenarium milanese è un localino raffinato e che unisce, alla peculiarità in sé del luogo, anche una ricca programmazione culinaria e culturale: serate di concerti di musica brasiliana . Per tutto novembre sarà presente la chitarra di Dario Spezia, diplomato al Conservatorio, o cene di degustazione con le vere ricette tradizionali brasiliane. Quelle dei libri di Jorge Amado. MCB

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