Area B, caos deroghe Ambulanti: "I mercati rischiano di sparire"

La denuncia: "Lavorare in città troppo caro. Ci spostiamo fuori dove non ci sono i divieti"

Area B, caos deroghe Ambulanti: "I mercati  rischiano di sparire"

Viaggiano al ritmo di 6mila accessi all'ora le richieste di registrazione al sito di Area B. Ieri commercianti, cittadini, city users e milanesi proprietari di auto inquinanti non hanno voluto trovarsi impreparati alla partenza della «zona a traffico limitato più grande d'Italia» come ha ribadito due giorni fa con orgoglio l'assessore comunale alla Mobilità Marco Granelli. Giovedì infatti, al lancio del sito areab.atm.it erano stati 30mila gli accessi per la ricerca di informazioni e per le registrazioni, che erano state solo 250.

Ritmo molto più sostenuto ieri perché il sito era on line dal giorno precedente. Non solo, le associazioni dei commercianti stanno cercando di aiutare i loro associati nello sbrigare le pratiche burocratiche, non ceto immediate. È necessario registrarsi alla pagina dedicata, inserendo i propri dati, la targa o la categoria dei veicolo.

Ricordiamo che da lunedì è vietato l'accesso in Area B dal lunedì al venerdì dalle 7,30 alle 19,30 tranne i festivi (Al momento sono attivi solo 15 delle 178 telecamere che saranno accese entro la fine del 2020 per fotografare gli accessi) ai mezzi Benzina Euro 0 e 1, Diesel Euro 0,1,2, 3 senza FAP Diesel Euro 3 con FAP di serie e campo V.5 e diesel euro 3 pesanti. Off limits anche i veicoli lunghi più di 12 metri e quelli a doppia alimentazione gasolio/Gpl e Gasolio/metano.

Ci sono poi alcuni casi specifici che avranno una deroga: i particolare quei mezzi molto inquinanti, come gli Euro 0 e 1 che non possono montare il filtro antiparticolato, che con la certificazione di un meccanico autorizzato potranno quindi circolare ugualmente. Di questi fanno parte 500 camion negozi classificati Euro 0, 1 e 2 e 600 furgoni. Per quanto riguarda invece i camion Euro 3 e 4 (non potranno più circolare in area B dal 1 ottobre) questi avranno tempo fino al 2020 per adeguarsi ai divieti a patto che venga montata una «scatoletta» che conta il chilometraggio percorso. «Il paradosso - spiega Nicola Zarrella, presidente dell'Associazione Nazionale Ambulanti Lombardia - è che per la Regione questi mezzi hanno ottenuto la deroga a circolare dal momento che inquinano poco. Arrivano sul luogo del mercato, stanno fermi tutto il giorno e poi rientrano a casa. Solo per il tragitto casa- mercato infatti godono di un permesso speciale. Cosa che non è stata concessa dal Comune per una questione ambientale - politica».

Sospese al momento le proteste annunciate dagli ambulanti, dopo la manifestazione di mercoledì in piazzale Martini che ha paralizzato il traffico fino a viale Ungheria e che ha visto momenti di tensione con la polizia. In settimana è previsto un altro tavolo di confronto tra l'assessore alla Mobilità Granelli e le associazioni degli ambulanti Apeca, Ana e Anva, che raccoglie 2850 commercianti. Si attende di capire se il Comune accoglierà o meno le ulteriori richieste di deroghe: la possibilità anche per i furgoni Euro 1 e 2 di installare una macchinetta conta chilometri.

Ma c'è già chi, lavorando nei mercati a Milano e fuori

città si sta ponendo il problema di cosa fare, ovvero se abbandonare le concessioni cittadine per trasferire tutto il commercio nell'hinterland, dove non ci sono divieti, con il rischio di spopolamento dlele piazze cittadine.

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