Slitta di circa un mese la partenza di Area B, dal 21 gennaio al 25 febbraio. Il Comune ha affidato solo un mese fa i lavori di fornitura e posa della segnaletica stradale alle società che si sono aggiudicate la gara, all'ora x si accenderanno solo le prime 15 telecamere «antismog» ma i cartelli dovranno essere posizionati all'ingresso di tutti i 188 varchi che formano la nuova ztl (la più grande zona a traffico limitato d'Italia, comprende quasi 1,4 milioni di abitanti, il 97,6% della popolazione residente e corrisponde al 72% del territorio comunale). Con l'incognita meteo e in attesa che dal Ministero dei Trasporti a Roma arrivino tutte le autorizzazioni richieste, «abbiamo deciso di prenderci più tempo per essere sicuri di comunicare oggi alla gente una data che saremo in grado di rispettare. E il sistema andrà testato a fondo, passeranno sotto le telecamere 680mila veicoli al giorno» spiega l'assessore alla Mobilità Marco Granelli. Da lunedì partirà la prima tranche della campagna informativa (affissioni, schermi di Atm, Comune, Telesia, Clear Channel, messaggi informativi su tangenziali e aurostrade e sulle pagine web di Comune, aeroporti, Milanosport, Atm, oltre a spot in radio, tv locali e giornali. L'hashtag è #MilanoCambiaAria e ricorda che lo stop riguarda diesel euro 0, 1, 2, 3 e veicoli a benzina euro 0. A gennaio scatterà la seconda fase degli spot e dall'11 febbraio saranno aperti sportelli dedicati.
Dal 25 febbraio saranno accese solo le prime 15 telecamere, in via Anassagora, Pirelli, Sarca, Giuditta Pasta, Gallarate, Tofano, Basilea, Zurigo, Gonin, Baroni, Cassinis, Rogoredo, Carlo Feltrinelli, Mecenate, Fantoli. Da marzo a fine anno saranno collocati altri 78 impianti, entro il primo ottobre 2020 si completerà la corona dei 188 varchi. Già da ottobre 2019 lo stop sarà esteso ai diesel Euro 4. Granelli contesta le deroghe ai divieti invernali appena concesse dalla Regione a over 65 e famiglie con redditi sotto i 14mila euro. Il permesso scadrà praticamente al confine con Milano visto che Area B avrà regole più restrittive (oltre che estese tutto l'anno e non solo da ottobre al 31 marzo). «Milano può essere tra le città leader della mobilità sostenibile - sostiene l'assessore -. Per noi a chi ha un reddito basso e fa fatica a cambiare la vecchia auto non va dato il permesso di inquinare ma un aiuto ad acquistare un mezzo ecologico. Per questo abbiamo deciso di estendere ai chi ha un Isee sotto i 14mila euro il bando da 6 milioni per i contributi che erano destinato solo ai veicoli merci. Dovremo aggiungere circa un milione». E partirà sempre dal 25 febbraio un test per i diesel euro 3 e 4 degli ambulanti che hanno spazi in concessione nei mercati comunali fino al 31 dicembre 2020. Potranno circolare in Area B fino alla scadenza grazie a una «scatola nera», l'Obu (on board unit), fino a un massimo di mille chilometri all'anno. Vietati invece a meno che non si muniscano di fap i diesel euro 0, 1 e 2. Tutti, residenti e non, avranno 50 ingressi liberi il primo anno e 25 dal secondo, a chi passerà abusivamente sotto le telecamere non arriverà subito a casa la multa ma una lettera di avviso. E il Comune chiede al Parlamento di modificare la legge nella parte in cui ad oggi specifica che le telecamere possono registrare solo gli ingressi sotto la telecamera e non i mezzi in uscita.
Il capogruppo di Forza Italia Fabrizio De Pasquale contesta: «L'ostinazione con cui Milano vuole utilizzare tempi, criteri e deroghe diverse per l'ingresso in Area B rispetto alle regole dettate dalla Regione scatenerà una gran
confusione e multe. Ridicolo proporre contributi da mille euro per acquistare auto agli indigenti. Il Comune sta spendendo 12 milioni di euro per montare un sistema di controllo per applicare divieti inutili all'ambiente».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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