Ottobre rischia di essere un mese nero per la mobilità. Dopo la novità dei divieti regionali alla circolazione per i mezzi più inquinanti, che scatteranno lunedì 2, il 16 toccherà ad Area C, con l'accesso interdetto a nuove categorie di vetture. Stop ai diesel Euro 4 senza filtro per il trasporto merci e ai diesel Euro 3 dei residenti all'interno della Cerchia, esentati dai divieti dello scorso febbraio. A complicare la situazione la burocrazia: chi si è messo in regola e ha installato il filtro antiparticolato al momento risulta comunque bandito dal centro storico. Il ministero dei Trasporti, infatti, non ha previsto l'omologazione di questa categoria come invece è accaduto per gli Euro 0,1, 2 e 3. Per questo il Comune, oltre a lanciare un nuovo bando da 1 milione di euro per il finanziamento dei filtri per i diesel euro 4, studia le contromosse: «Chi si è messo in regola dovrà inviarci l'attestazione del meccanico che ha montato il filtro e provvederemo alla registrazione della targa» spiega l'assessore alla Mobilità Marco Granelli.
Non solo, i cavilli della burocrazia rischiano ora di disattivare autovelox installati da anni e in regola e di non permettere l'accensione di quelli nuovi. Rischia di venire spento l'autovelox sul cavalcavia Monte Ceneri se entro novembre non verrà eseguita la revisione prevista per decreto. Così è ancora in attesa di accensione l'autovelox installato in estate in via Palmanova. Al momento «le società accreditate devono avere un incontro al ministero per risolvere alcune questioni quindi siamo inattesa», ha spiegato l'assessore Granelli sottolineando che «c'è in gioco anche la sicurezza dei cittadini perché è provato che gli incidenti con feriti diminuiscono grazie agli autovelox perciò un po' meno di burocrazia sarebbe utile». All'origine dello stallo il decreto Delrio, che il 13 giugno aveva dettato le nuove regole tecniche sulla taratura, sia iniziale che periodica, degli impianti elettronici e sull'obbligo e le modalità per renderli ben visibili agli automobilisti. Il decreto è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 31 luglio e i Comuni hanno ricevuto solo il 7 agosto la circolare ministeriale con le istruzioni dettagliate. Ecco che l'autovelox di via Palmanova a cinque giorni dal debutto risultava già non a norma. Rimane sempre attivo, invece, quello in funzione dal 2014 nella carreggiata opposta, in uscita dalla città.
«Congelati» anche i due nuovi rilevatori di velocità di via Parri (limite di 70 km/orari) e via dei Missaglia (50 km/ora) verso il centro, in aggiunta a quelli già presenti in direzione periferia. Avrebbero dovuto scattare il 6 settembre ma anche in questo caso bisognerà attendere la taratura a norma di legge. Il problema? Sono solo due le società accreditate in tutta Italia. Il decreto stabilisce anche l'obbligo di «verifiche periodiche di funzionalità» «con cadenza almeno annuale» sui rilevatori già installati.
Le ultime tarature sono state eseguite lo scorso novembre nel caso di Monteceneri-Lugano, Monteceneri-Serra, Serra-Monteceneri e
Serra-Stuparich e lo scorso febbraio per gli autovelox di via Chiesa Rossa, Palmanova, via del Ghisallo, via dei Missaglia, via Parri, viale Famagosta e viale Fermi. Che, se non verranno nuovamente testati rischiano di venire spenti.
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