Aree per barbecue nei grandi parchi

L'idea di creare zone attrezzate e poi punire i bivacchi e le feste abusive

Chiara Campo

Fuori tempo massimo o in largo anticipo sulla prossima primavera-estate milanese, secondo i punti di vista. Ieri è stata convocata in Comune una commissione sul tema «corretto uso dei parchi cittadini», e va detto che almeno con il freddo non c'è pericolo che le aree verdi siano invase da bande di sudamericani che grigliano carne, consumano ampie quantità di alcol, spesso diventano ubriachi molesti e scatenano risse in cui finiscono loro malgrado cittadini che pensavano di godersi una tranquilla giornata al sole. Un film che si ripete da anni, dal parco Cassinis al Forlanini al Lambro. L'assessore alla Sicurezza Carmela Rozza ha anticipato ieri che intende usare l'inverno per predisporre un piano che metta fine (o almeno contenga) questa situazione. «Quasi tutte le aree verdi piccole e medie, dalla primavera a ottobre sono ampiamente vissute da gruppi di persone che le usano impropriamente, organizzano feste con catering e musica ad alto volume che possono durare fino alle 5 del mattino se non tutto un weekend, scatenano risse, abbandonano rifiuti - spiega -. Vogliamo ragionare con i consoli delle comunità più coinvolte per trovare una soluzione di lungo periodo. Ma intendiamo anche allestire aree attrezzate, sul modello di Bosco in città nei parchi più grandi, dal parco Nord e Sud al parco delle Cave. Vanno vissuti dai milanesi che non vanno via per le ferie come spazi per socializzare all'aperto, e devono avere pure il diritto di organizzare dei barbecue, ma in aree attrezzate e secondo le regole. Chi non le rispetterà, sarà punito severamente. E dalla primavera istituiremo squadre di vigili contro feste abusive e bivacchi». Non c'è invece «che una via, la repressione, per lo spaccio al parco Sempione, Rogoredo, Trotter. Ma le recinzioni invece non sono a mio parere una soluzione». Mentre con l'assessore al Welfare Majorino vuole affrontare il caso dell'utilizzo delle aree verdi dai clochard, «forse più che aumentare i posti letto dobbiamo capire se i luoghi di accoglienza sono adeguati a tutte le varie criticità». Parchi usati a volte come dormitorio anche dai profughi: proprio ieri i vigili hanno sgomberato i gazebo dei giardini Montanelli usati da 15 senegalesi con permesso d soggiorno.

C'è poi il caso illuminazione. «Nel passaggio ai led si è persa luce nei parchi - ha ammesso la Rozza - ho già avvertito A2a e l'assessore al Bilancio, bisogna alzare i pali o il volume della luce».

Il consigliere di Forza Italia Fabrizio De Pasquale aveva denunciato il fenomeno già nel 2014 quando l'ex sindaco Pisapia lanciò il «Piano Led»: «Sono stati spesi 32 milioni - ha ribadito ieri - senza una progettazione illuminotecnica, non bastava cambiare le lampade, i vecchi lampioni non erano adeguati. Bisognerà scrivere alla Corte dei Conti».

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