Aree dismesse, pronto il piano della Regione

«Recuperare le aree dismesse». Leit motiv che l’assessore regionale al Territorio, Davide Boni, rilancia al Comune di Milano «condividendo la presa di posizione del collega Carlo Masseroli in merito alla nascita di quartieri, che prevedano un mix sociale nuovo, con un ridisegno degli alloggi popolari e con uno sviluppo verticale del capoluogo lombardo». «Il recupero di quelle aree divenute ricettacolo di criminalità è elemento costante della politica territoriale regionale» annota Boni. «Spesso costruire ex novo è meno costoso che riqualificare» sostiene l’assessore che, planimetria alla mano, mostra «milioni di metri quadrati di superfici dismesse spalmate su Milano che vanno recuperate». «Regione Lombardia», aggiunge il responsabile regionale del Territorio, «ha ormai avviato una progettazione urbanistica che incontri le singole realtà comunali». Progettazione che si basa sul principio fatto proprio anche da Palazzo Marino «di riutilizzare le aree già urbanizzate, prima di destinarne di nuove»: come dire, «evitare il sorgere di nuovi complessi popolari accanto a quelli esistenti, troppo spesso fatiscenti».

E con la legge urbanistica la Regione ha «studiato disposizioni che consentono l’abbattimento delle procedure burocratiche, garantendo il rifacimento di alcune parti del capoluogo lombardo, tenendo conto delle soluzioni innovative a basso impatto ambientale e tecnologico».

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