Arena, la pista va a pezzi e gli Assoluti traslocano

Le corsie deteriorate mettono a rischio gli atleti La Fidal sposta i campionati italiani a Cinisello

Antonio Ruzzo

Per una pista storica che dopo anni viene rimessa a posto e torna a splendere, quella del Vigorelli ufficialmente riaperta poche settimane fa con le pedalate di Francesco Moser, c'è n'è un'altra altrettanto storica e mitica che soffre, che è messa male a tal punto da essere considerata inagibile. É l'anello dell'Arena questa volta ad alzare bandiera bianca. L'Arena Civica, oggi casa dell'Atletica Riccardi e dal 2002 intitolata al giornalista sportivo Gianni Brera, è il tempio dell'atletica milanese e non solo. Una pista magica dove sono stati realizzati ben 12 primati mondiali. Dove nel 1969 con il tempo di 4'12''4 Paola Pigni migliorò il record del mondo sui 1500, dove il 16 e il 17 giugno del 1972, Pietro Mennea eguagliò rispettivamente il record europeo dei 100 metri in 10'' netti e quello dei 200 in 20''. Dove un anno dopo Marcello Fiasconaro negli 800 firmò il record del mondo negli 800. Dove nel 1980 il polacco Wladislaw Kozakiewicz superò nel salto con l'asta la misura di 5,72 metri. E dove il 3 luglio dello stesso anno un grande atleta nero americano, l'ingegnere elettronico Edwin Moses corse i 400 metri ad ostacoli in 47''13. Insomma storia. L'Arena in questi anni è stata teatro di grandi manifestazioni come la finale del Grand Prix, la Finale di Coppa Europa dei Campionati Italiani Assoluti e del meeting internazionale Notturna di Milano. Il 24 e il 25 settembre avrebbe dovuto ospitare la finale dei Campionati di società assoluti che vedono in lizza anche l'Atletica Riccardi e Bracco Atletica, campioni in carica. Che però non ci saranno e si disputeranno nel centro sportivo Gaetano Scirea di Cinisello Balsamo, impianto di ottimo livello e facilmente raggiungibile dalla città, perchè la pista milanese è praticamente inagibile e metterebbe a rischio l'integrità fisica degli atleti. «Una decisione dolorosa- spiega la Fidal Lombardia sul suo sito- ma necessaria perchè la pista non è nelle condizioni di ospitare una finale scudetto». Milano perde quindi un evento nazionale perchè l'Arena non è in condizioni accettabili e questo non è certo un bel segnale per un movimento che proprio a Milano e in Lombardia vanta il maggior numero di iscritti nel Paese. Ma un po' si sapeva. E soprattutto si poteva prevedere visto che negli ultimi anni nell'impianto che porta il nome di Gianni Brera si è organizzato di tutto e di più dai concerti, ai tornei di calcio a manifestazioni che nulla avevano a che fare con l'atletica e che hanno di fatto provocato il deterioramento del manto della pista. Ora arriva il conto e ancora una volta bisognerà capire quel strada Palazzo Marino intende imboccare. La volontà della giunta precedente era quella di trasformare l'Arena in un impianto multifunzionale aperto tutti. Forse a troppi però.

Un grido di dolore che arriva dagli atleti che quotidianamente si allenano nell'impianto e che devono condividere spazi e strutture con un viavai di persone che hanno esigenze ed obbiettivi differenti. Discorso a parte per la manutenzione che in questi ultimi anni ha lasciato un po' a desiderare.

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