Non ha nessuna scusante, nemmeno l'alto tasso di alcool che aveva in corpo. Rincorrere una donna, peraltro la propria moglie, armato di rabbia e di un'ascia costringendo la poveretta a lanciarsi dal balcone, è molto più di una semplice aggressione, di un atto di stalking o di un caso di maltrattamenti in famiglia. Anche se descritta così la scena appare quasi comica non deve essersi divertita per niente la donna romena di 57 anni che, dopo essere stata schiaffeggiata e presa a pugni dal marito, un connazionale 44enne, quando l'uomo si è messo a inseguirla con un'ascia, ha pensato bene di lanciarsi nel vuoto, dal suo appartamento al primo piano.
Il fatto è successo venerdì sera a Baranzate. Il romeno è stato quindi arrestato dai carabinieri della tenenza di Bollate con l'accusa di maltrattamenti, mentre sua moglie è stata portata con un'ambulanza del 118 all'ospedale Sacco di Milano, dove ieri era ancora ricoverata in osservazione. Ha infatti fratture al polso e allo zigomo e contusioni in tutto il corpo.
I carabinieri nel frattempo hanno ricostruito la dinamica dell'accaduto: la discussione tra i due coniugi era nata dai sospetti del marito, ovviamente ubriaco, sul fatto che lei avesse relazione extraconiugale.
Non si tratta però dell'unico arresto per questo reato nella giornata di venerdì.
A Seregno, i militari del radiomobile locale sono intervenuti in un appartamento del centro dove due fratelli di 32 e 40 anni, entrambi pregiudicati e alcolisti, stavano picchiando i genitori conviventi di 71 e 74 anni, al culmine di una discussione per futili motivi.Le violenze andavano avanti da almeno sei mesi. Gli arrestati sono stati portati rispettivamente a San Vittore e al carcere di Monza.
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