Franz e Maria, Paul e Pau, due programmatori spagnoli, ora si muovono grazie alla potenza di un'idea. «Abili di Sera» è il nome dell'app a cui hanno dato vita per risolvere i problemi delle persone che, come loro, hanno disabilità motorie, ma non vogliono rinunciare a godersi la città. La piattaforma ha quattromila utenti e conta di arrivare a ottantamila per il 2015, quando Expo alimenterà il mondo di molte nuove energie, compresa quella degli 800 mila italiani disabili che vogliono conoscere di Milano i locali più agibili, i cinema, i teatri, i bar, le mostre in cui anche chi non si sposta su due gambe può trovare facilità di movimento. E non saranno solo italiani, per questo il sogno dei fondatori è di arrivare alla diffusione internazionale.
L'idea è di Franz che ha qualche impedimento a camminare e a parlare. Vedendo il fratello Andrea cercare sul computer un ristorante per trascorrere la serata con gli amici, ha capito che la tecnologia avrebbe potuto aiutare lui e quelli che come lui non si spostano di casa nel timore di non poter trovare un luogo dove trovarsi a proprio agio. E' stato calcolato che se tutti i disabili potessero accedere alle loro mete desiderate aumenterebbero il giro di affari di almeno 200 milioni di euro all'anno, cifra in cui non è compresa la maggiorazione rappresentata dai loro accompagnatori e amici. Grazie ad «Abili di Sera» coloro che non hanno la funzione completa degli arti cercano di prendere nella rete le barriere architettoniche per vanificarle sempre di più.
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