Un artigiano «milanese» su cinque ormai è straniero I dati della Camera di commercio

L'artigianato milanese si stabilizza, dopo anni di crisi e dice soprattutto grazie all'imprenditorialità straniera. Una impresa artigiana milanese su cinque ha infatti uno straniero come titolare. Da una analisi condotta dall'Unione Artigiani della Provincia di Milano su dati Infocamere, elaborati dal servizio studi della Camera di Commercio, scaturisce una interessante ed emblematica fotografia. Le aziende a carattere artigianale registrate a Milano e provincia a fine 2013 ammontano a 69.854, con larghissima prevalenza(53.569, 79,1%) di quelle individuali. Nel corso del 2013, il saldo tra cessazioni e nuove aperture ha registrato 43 imprese in meno, pari a uno 0,1%, che indica una sostanziale stabilità. Di esse, 26.189 (37,5% del totale) appartengono al settore dell'edilizia. Seguono le attività manifatturiere (13.629 pari al 19,5%)anch'esse con segno negativo nel 2013 (-1,4%) e il comparto dei servizi(8.825 ditte, 12,6% del totale). In crescita le attività varie (+62,1%), l'istruzione (+33,3%) e il settore del noleggio, agenzia di viaggio. In crescita le imprese artigiane con titolare straniero, che a Milano hanno registrato negli ultimi 12 mesi un +4,93%, pari a ben 695 aziende in più nel saldo avvii/cessazioni.

Addirittura, nel volgere di due anni (2011-2013) gli artigiani stranieri sono cresciuti di 1718 unità (+13,15%). A Milano, più di una impresa artigiana su cinque oggi è straniera, per un totale di 14.775 ditte (8.275 solo nell'edilizia; circa 5mila nei servizi) che occupano 23.517 dipendenti.

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