É un gioiello seminascosto nel parco agricolo sud. Una cascina che conserva le antiche strutture di una chiesa romanica, e custodisce ancora nell'abside le tracce di un affresco del '300, un'inedita «Incoronazione della Vergine tra angeli e santi», scoperta di recente, oltre ad un'epigrafe di età romana. La cascina Sant'Ambrogio alla Cavriana, di proprietà comunale, è un complesso di grande interesse artistico e archeologico. La sua origine ecclesiale risale e alle monache del monastero benedettino di Santa Radegonda, fuggite alle devastazioni del Barbarossa nel 1162. Fu testimoniata anche da Carlo Borromeo durante le visite pastorali del 1566. Un gioiello da salvaguardare, e da mostrare a cittadini e turisti in vista di Expo. Per restaurare gli affreschi e garantire l'apertura della cascina, fornendo attività socio-culturali, la giunta ha deciso con una delibera approvata venerdì di concedere la struttura in uso gratuito per tre anni all'associazione CasciNet, fondata dalla famiglia affittuaria dell'edificio fin dal 1911 e che coinvolge una rete di cittadini e soggetti no profit. L'associazione riunisce laureati in agraria, scienze alimentari, economia per la cooperazione e lo sviluppo, architettura, operatori dello spettacolo e dell'arte, che si impegneranno senza oneri per il Comune a realizzare gli interventi di recupero e valorizzazione della cascina per finalità socio culturali. Un percorso che dovrà essere concordato dalle Soprintendenze e svolto in coerenza con l'ambito del parco Agricolo Sud.
CasciNet organizzerà attività aperte alla città, dagli orti condivisi alla creazione di un'azienda agricola partecipata sul modello della «fattoria didattica», dai laboratori per bambini alle feste agricole stagionali.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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