Gli assessori di Pisapia flirtano con Sala

Mezza giunta chiede un faccia a faccia al manager Expo. Tajani (Sel): «Niente pregiudizi, conta il programma»

«Aspetto dei segnali» sono state le parole del commissario Expo Giuseppe Sala al premier Matteo Renzi nell'incontro prima della Prima alla Scala. Domani scatta la raccolta firme per le primarie del centrosinistra, e già l'anticipo del voto al 7 febbraio - una data che andrebbe a svantaggio del vicesindaco Francesca Balzani, sponsorizzata dal sindaco ma con un gap di popolarità rispetto a mister Expo - sarebbe stato un «segnale positivo». «Ne servono altri» aveva ribadito ai fedelissimi. Un'apertura, se non già un endorsement, da quell'ala della giunta che è più vicina a Pisapia. E va in quella direzione la richiesta dq un confronto con Sala partito ieri da 7 assessori, e spiccano quelli del mondo «arancione» (Franco D'Alfonso, Daniela Benelli, Chiara Bisconti) e anche Cristina Tajani di Sel, da sempre tra i fedelissimi del sindaco. Già pro-manager gli assessori Pd Carmela Rozza, Marco Granelli, Pierfrancesco Maran, «astenuti» Alessanro Balducci e Francesco Cappelli, schierato con il collega Piefrancesco Majorino, già in campo da luglio, Filippo Del Corno. L'occasione dovrebbe essere un incontro semi-pubblico organizzato dagli «arancioni» la settimana prossima. Il ragionamento è che non vogliono schierarsi a scatola chiusa, e sono ben disposti a sentire quel che Sala ha da proporre. Quel che sorprende semmai è che la candidatura che si può definire Balzani-Pisapia, una scatola apertissima per chi è in giunta dal 2011, oggi non viene ancora appoggiata da nessun assessore. Se il Pd lo invita il sindaco a rimanere arbitro imparziale nella partita delle primarie, il leader di Sel Nichi Vendola ieri ha sostenuto l'esatto opposto: «É un attore importante. Se si configura una contesa tra il rappresentante di Renzi, cioè del partito della nazione, e quello di una possibile continuità con Pisapia, quindi il polo arancione, la cosa potrebbe essere simpatica. Ma a condizione che Pisapia non sia arbitro ma scenda in campo». Sottinteso alla dichiarazione, c'è un via libera di Vendola alle primarie anche qualora ci fosse in campo Sala, ipotesi che viene ancora messa in dubbio dal coordinatore nazionale Nicola Fratoianni. Neanche il coordinamento locale di Sel due sere fa ha sciolto completamente i dubbi. Dirigenti e militanti invece continuano a chiedere che la Balzani e Majorino si siedano a un tavolo e trovino l'accordo per un ticket. Majorino tira dritto, ha organizzato domani una riunione con i supporter alle Stelline per l'avvio della raccolta firme. Eppure molti a sinistra sono convinti che l'assessore cederà all'accordo.

Vendola definisce Sala il candidato del «partito della nazione», il suo assessore di riferimento Cristina Tajani è tra gli assessori che fanno un'apertura di credito al manager e dice: «Nessuna pregiudiziale su Sala, valuterò sulla politica. Partito della nazione? Sbagliato riprodurre a Milano schemi nazionali».

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