Autisti e taxi, la viabilità è un labirinto

Quanto è difficile muoversi attorno al sito di Rho. I conducenti: «Troppe deviazioni, la segnaletica confonde»

Autisti e taxi, la viabilità è un labirinto

Per un pelo. Il commissario unico di Expo Giuseppe Sala ha evitato in corner la prima manifestazione fuori dal sito espositivo. All'ultimo momento gli autisti delle auto a noleggio hanno deciso di far saltare il flash mob indetto per ieri pomeriggio per protestare contro la viabilità attorno al villaggio Expo. Le loro richieste sono state accolte e lo staff dell'Esposizione ha preso qualche accorgimento per migliorare la circolazione. Altrimenti sarebbero state una sessantina le auto in carovana pronte a bloccare gli ingressi e a montare un po' di bagarre.

Sala invece ha risposto velocemente alle richieste dei conducenti. E per ora la figuraccia in diretta mondiale è stata parata. I conducenti lamentavano grossi problemi a uscire dalla fiera di Rho, dove in questi giorni c'è stato l'evento Tuttofood. «Impiegavamo 5 minuti per uscire dal parcheggio - spiega Francesco Artusa a nome del Fai, associazione di categoria- ma 35 minuti per divincolarsi dalle stradine e dal giro obbligato imposto dalla nuova viabilità. Tempi che incidevano pure sui costi per i passeggeri». Ora le auto con conducente potranno accedere al ponte, prima vietato, e arrivare al metrò di Rho.

Altro problema risolto: l'accesso all'ingresso sud Merlata. Da quando l'organizzazione di Expo aveva spostato l'area di carico e scarico 300 metri più avanti rispetto all'inizio, entrare in autostrada era diventato impossibile. E questo aveva influito parecchio sul lavoro delle auto con conducente che, anziché caricare i visitatori e portarli in un batter d'occhio su Autolaghi o Milano-Torino, erano costretti a percorrere tutta via Gallarate. Tradotto: un'ora buona di traffico in più. Fortunatamente anche questo nodo è stato sciolto.

Resta comunque vivo l'appello della categoria: «Sala ci interpelli prima di prendere decisioni sulla viabilità. Solo così eviteremo i problemi sul nascere - spiega Artusa -. Noi non facciamo parte di quelli che protestano a tutti i costi. Vogliamo anche noi che Expo riesca bene».

Smarriti dalla nuova viabilità anche i tassisti. «Ci sono tante deviazioni attorno ad Expo - spiega Claudio Severgnini della Tam, i tassisti artigiani milanesi - Nei primi giorni non capivamo dove andare». E il tassametro continuava a scorrere, a spese dei clienti. «La segnaletica confonde le idee. Ad esempio l'indicazione della porta Est della fiera di Rho si confonde con quella della porta Est di Expo. Se uno sbaglia, deve fare un giro infernale per ritornare indietro».

Restano invece sul piede di guerra i parcheggiatori privati vicino all'ingresso di Roserio. Stanno interpellando avvocati e consulenti per verificare la legittimità o meno di alcune decisioni.

Prima fra tutte quella di chiudere a pedoni e auto private una strada pubblica: «Vogliamo vedere la delibera». Quella decisone li sta mettendo in ginocchio e nessuno si presenta all'autosilo. Già, perché chi lo fa è costretto a prendere il taxi per arrivare all'ingresso Expo. A piedi non può.

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