Chiara Campo
Via le auto da Chinatown e dal quadrilatero della moda. Per ora «è unipotesi - precisa lassessore ai Trasporti Edoardo Croci - stiamo studiando se è possibile creare unisola pedonale in via Paolo Sarpi e nellarea di via Montenapoleone, dove al momento lunica strada off limits al traffico è via della Spiga, e non basta». Ma i lavori sono a buon punto, dato che già a settembre lassessore convocherà a Palazzo Marino «una commissione mista di cui faranno parte tecnici comunali ma anche associazioni dei commercianti e di zona, ed esperti del mondo universitario. La nostra volontà è di estendere le aree perdonali in città», e le prime a finire sul tavolo saranno proprio «via Paolo Sarpi e le strade della moda. Esamineremo se è opportuno e fattibile, poi consulteremo i cittadini». A Chinatown, unisola vietata alle auto - e soprattutto ai camion dei grossisti orientali che occupano la strada anche in pieno giorno per il carico-scarico delle merci, in barba al regolamento comunale - viene chiesta da anni sia dai residenti che dai commercianti milanesi.
Ma una commissione analoga a quella per le vie pedonali sarà convocata, sempre a settembre, anche per stendere il nuovo piano delle piste ciclabili, e coinvolgerà pure le associazioni che difendono i diritti di chi si sposta sulle due ruote. Nonostante un bilancio infelice di cinque ciclisti morti sulle strade della città negli ultimi tre mesi, Croci puntualizza che «Milano non è particolarmente pericolosa, ma possiamo fare passi avanti, e a questo fine stiamo per aprire a Villa Schleiber un Centro per la sicurezza stradale, che presterà particolare attenzione alle utenze deboli come pedoni e ciclisti. Ma per queste due categorie dobbiamo attuare politiche differenziate, perché spesso sono in conflitto tra loro».
Lassessore frena ad esempio sullidea, lanciata nei giorni scorsi dal presidente di zona 1 Micaela Goren Monti, di creare piste ciclabili in corso Vittorio Emanuele e in altre strade del centro: «Tutto si può valutare - spiega - ma devono esserci le condizioni, e in centro vogliamo rafforzare soprattutto la dimensione pedonale delle vie, altrimenti si rischiano pure incidenti tra chi cammina e chi va in bici. Vicino al Duomo inoltre molte strade sono così strette che è già difficile far convivere auto e biciclette, le piste sarebbero impossibili». Il Comune, laddove è possibile, intende invece aumentare e allargare le piste ciclabili, ma soprattutto «stendere un vero e proprio piano, perché oggi i percorsi per spostarsi in bici sono non solo scarsi, ma anche poco integrati, e almeno su alcuni assi bisogna creare un percorso continuo per le due ruote».
Palazzo Marino è pronto ad accogliere lsos della Fiab (Federazione italiana amanti della bicicletta) che chiede interventi concreti come laumento delle rastrelliere vicino alle stazioni della metropolitana.
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