Anche agli occhi dei più distratti non sarà sfuggito il boom del car sharing in città. Ma il futuro della mobilità urbana è soprattutto elettrico. E poco importa che si utilizzino mezzi privati o condivisi e con un pagamento a consumo, né che ci si sposti in auto o si preferisca sfrecciare in bicicletta: le ultime ricerche dicono che, comunque la si metta, alla benzina, per fare il pieno, preferiremo sempre più l'energia elettrica. Secondo l'indagine condotta dalla società Rse (Ricerca sul Sistema Energetico) presentata proprio a Milano la scorsa settimana, entro il 2030 i veicoli elettrici in circolazione in Italia saranno 10 milioni. E le grandi città, tra cui Milano, vivranno da protagoniste questa rivoluzione, perché è qui che si concentrerà il 50 per cento del nuovo tipo di mobilità. Sul fronte delle quattro ruote, nell'ultimo anno i punti di ricarica in città sono aumentati, toccando le 110 postazioni. Sono sessanta quelle messe a disposizione da A2A nel progetto E-moving (30 colonnine, disseminate dalla Bovisa a porta Romana, dalla vecchia Fiera a Città Studi, passando per il centro, nelle quali si può far ricaricare la propria vettura elettrica o ibrida tramite una tessera, da ordinare sul sito www.e-moving.it).
Cinquanta invece le stazioni delle isole digitali del Comune (ubicate in Bocconi, Porta Vittoria, V Giornate, Porta Venezia, Hoepli, Cusani, Sant'Agostino, Pagano, Cadorna, Amendola Fiera, Bisceglie, XXV Aprile, Centrale, Gioia e Loreto). Qui, oltre a poter caricare il proprio veicolo elettrico (ma anche altri dispositivi come pc portatile, smartphone e tablet), si trovano le automobiline del servizio EQsharing, i primi quadricicli elettrici del car sharing comunale: anche in questo caso si utilizzano previo abbonamento (il costo è di 13 centesimi al minuto), hanno un'autonomia di 40 chilometri, possono entrare in Area C senza pagare. Oggi queste auto a due posti (che vanno parcheggiate sempre in un'isola digitale) sono 60, ma il progetto è di aprire altre 15 isole, raddoppiando così il numero delle vetture.
Anche nel mondo delle e-bike s'intravedono cambiamenti. Mentre le aziende del settore sfornano modelli sempre più innovativi (e alcune tra quelle più all'avanguardia hanno deciso di aprire proprio a Milano i loro primi punti vendita in Italia. Entro il 2015 dovrebbero arrivare le prime mille biciclette comunali a pedalata assistita.
Autonomia minima prevista di 60 chilometri, si troveranno nelle nuove stazioni del bike sharing, che lungo 13 chilometri connetteranno il centro città al sito dell'Expo. E si affiancheranno alle 4mila bici tradizionali già attive del BikeMi.
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