A Milano 20mila auto abbandonate. Il racket dei prestanome

Vetture come discariche. Indagini sul business dei criminali: 1.200 auto intestate a un italiano

A Milano 20mila auto abbandonate. Il racket dei prestanome

Sono ventimila le auto abbandonate in città. Un numero impressionante che porta con sé una serie di considerazioni. Innanzitutto il degrado cui le vetture abbandonate per strada danno origine: spesso infatti diventano dormitorio per clochard e sbandati, a volte si trasformano in discariche a cielo aperto. In altri casi i veicoli vengono vandalizzati: in breve tempo vengono rubate le gomme, le ruote, i pezzi di ricambio per essere riutilizzati o rivenduti. Le carcasse restano ad arrugginire per strada, sottraendo per altro spazio prezioso ai parcheggi. Sono queste per definizione le auto abbandonate: quelle non più in condizione di circolare.

Poi ci sono le auto senza assicurazione, che il più delle volte non sono considerate abbandonate. Dietro a questo fenomeno si nasconde molto probabilmente il racket dei prestanome: nel municipio 4, in particolare intorno all'Ortomercato, si contano una cinquantina di auto apparentemente abbandonate. Su questo stanno indagando i vigili, che tre anni fa pizzicarono un italiano che risultava intestatario di 1.200 vetture. In questo caso sembra che l'intestatario sia un rom italiano. L'attenzione degli agenti della polizia locale si sta concentrando su queste vie per portare avanti le indagini e i controlli incrociati e stanare i responsabili del racket. Da verificare se i veicoli siano assicurati o meno e da quanto tempo e gli intestatari dei mezzi. Poi si produce l'informativa alla prefettura per le procedure di radiazione del Pra.

Come funziona il racket? Molto spesso si ricorre a pensionati o ad anziani nulla tenenti che per 100 euro si fanno intestare le vetture. Le auto, spesso sono vecchie e malandate vengono poi date in affitto o vendute, per circa un migliaio di euro, a immigrati, pregiudicati, persone senza patente, che non pagano quindi nemmeno l'assicurazione. Tutti guadagnano: i prestanome non hanno nulla da perdere, non pagheranno le multe ma nessuno si potrà rivalere su di loro, in quanto nullatenenti. Così sono disposti a farsi intestare anche centinaia di auto per guadagnare qualcosa, ovviamente in nero. Chi prende l'auto ha innanzitutto una macchina, che non avrebbe per vie legali in quanto senza patente, e a un prezzo stracciato. Non paga nulla perché non è intestatario: nè bollo nè assicurazione tanto meno le multe. Come è possibile? Intanto la legge non pone un limite al numero di auto che si possono intestare - spiega Daniele Vincini, segretario regionale Sulpm-. Non solo, la guida senza patente è un illecito amministrativo.

In sostanza la polizia locale ha le armi spuntate perchè non può fare nulla, perché normalmente il veioclo vien riaffidato al conducente. L'auto non si riesce a sequestrare, se non dopo tre volte che il conducente è stato beccatoe se è stato notificato il provvedimento di confisca».

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