Marta Bravi
Via libera dalla Commissione Affari Istituzionali del Consiglio regionale alla proposta di risoluzione per l'autonomia. A favore si è espresso tutto il centrodestra e il Pd. Astenuti M5S, Insieme X la Lombardia, Gruppo Misto e il consigliere Pd Corrado Tomasi. Mdp, che non è presente in Commissione, ha annunciato il voto contrario in consiglio regionale. Il documento fa seguito al referendum consultivo del 22 ottobre, con cui oltre 3 milioni di lombardi hanno dato mandato al governatore Roberto Maroni di aprire le trattative con il Governo sulla base dell'articolo 116 della Costituzione.
«Il voto contro? Una scelta di metodo e di merito - spiegano i consiglieri MdP Onorio Rosati e Massimo d'Avolio - . L'impianto complessivo esplicita un modello neo centralista a livello regionale, sottraendo competenze di autonomia degli enti locali. La nostra richiesta era di definire un numero limitato di competenze su cui chiedere l'autonomia, e invece ce ne troviamo ben 23, per di più con tempi decisamente troppo stretti per poter avviare una discussione seria su temi così complessi». Le aree tematiche in realtà sono state ridotte da 8 a 6 e riguardano l'Area istituzionale, finanziaria, Ambiente, Territorio e Infrastrutture, Area economica e del lavoro, Area istruzione, ricerca scientifica e cultura, Area sociale e sanitaria.
Dopo il parere consultivo espresso da tutte le Commissioni, si è riunito il gruppo di lavoro presieduto dal presidente del consiglio Raffaele Cattaneo: «Abbiamo fatto un ulteriore passo in avanti verso un testo condiviso. Stiamo lavorando con spirito costruttivo con tutti i rappresentanti dei gruppi. Abbiamo recepito alcune modifiche al testo ritenute essenziali dai gruppi ed è stato ridefinito l'accorpamento delle aree tematiche, da 8 a 6, all'interno delle quali tutte le 23 materie saranno inserite in ordine di priorità».
In serata la Commissione Affari istituzionali ha approvato e votato la proposta di Risoluzione, che questa mattina e lunedì verrà esaminata delle associazioni degli enti locali e delle parti sociali. Il testo definitivo sarà poi discusso ed emendato martedì in aula; tra mercoledì e venerdì Maroni e la delegazione potrebbero insieme all'Emilia Romagna incontrare il premier Gentiloni per aprire le trattative con il governo.
«Le materie inerenti il lavoro e l'impresa saranno in cima alle richieste prioritarie che il Pirellone presenterà a Roma» sottolinea il presidente della commissione Attività produttive Pietro Foroni.
«La Lombardia vuole e deve tornare ad essere piena protagonista nelle sfide che più toccano da vicino i cittadini lombardi e tra queste vi sono sopratutto la tutela e la crescita del lavoro, dell'industria, dell'export e dell'innovazione».«L'autonomia lombarda non è contro la Costituzione italiana, ma un modo per applicarla - spiegava il presidente Maroni ai microfoni di Bloomberg Radio - perché le Regioni ottengano nuove competenze, poteri e risorse».
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