Cronaca locale

Gli autovelox «rendono» poco Il Comune prova coi semafori

Incassati 285 milioni di multe in un anno ma l'effetto sta calando Per aumentare ancora il gettito si pensa a telecamere agli incroci

Gli autovelox «rendono» poco Il Comune prova coi semafori

L'assessore alla Sicurezza del Comune, Marco Granelli, lo chiama «effetto autovelox». Nel 2014 le multe stradali incassate da Palazzo Marino sono state pari a 285 milioni di euro, 30 in più rispetto alla cifra scritta a inizio anno sul Bilancio di previsione (255 milioni). E l'aumento è stato prodotto dai sette autovelox installati nel mese di marzo sul cavalcavia del Ghisallo, in via Chiesa Rossi, via Parri, via dei Missaglia, Palmanova, Fermi, Famagosta. Le telecamere hanno incastrato all'inizio più di 65mila automobilisti a settimana. Sono piovuti ricorsi e polemiche, ma anche i pagamenti: il conto a fine anno nelle casse del Comune è la dimostrazione. Dopo un tot di sanzioni però, milanesi e pendolari hanno imparato a frenare sull'acceleratore nelle zone rosse. Granelli ieri in Commissione sicurezza ha riferito che le multe da autovelox sono calate da una media di 7.500 al giorno a circa 3.500, meno della metà. L'«effetto autovelox» insomma sta svanendo. Eppure, nel Bilancio di previsione 2015 del Settore Sicurezza gli incassi da contravvenzioni al Codice della strada partono comunque con una stima di 10 milioni in più rispetto a inizio 2014, cioè 265 milioni invece di 255. L'assessore preferisce rimarcare che si tratta di «20 milioni in meno rispetto ai 285 incassati». Ma c'è sempre tempo per recuperare, come dimostra l'andazzo del 2014. E la partenza già così poco prudente - dieci milioni in più - è motivata forse da un'altra operazione in corso, buttata lì da Granelli a fine Commissione. Il Comune non accenderà nel 2015 nuovi autovelox, assicura, ma si sta «concentrando sul fenomeno dei passaggio con il semaforo rosso, «esistono già una decina di incroci con le telecamere fisse e potremmo introdurne altre». Non si sbilancia sui tempi e luoghi, ma l'estensione dei semafori intelligenti potrebbe scattare entro pochi mesi. Impianti di questo tipo sono già installati tra Certosa e Monteceneri, Indipendenza e Bronzetti, Mac Mahon e Monteceneri, Scarampo e Silva, Serra e Scarampo, tra Sforza e Porta Vittoria, Lorenteggio e Tolstoj, Marche e Taramelli, Testi e Ca' Granda e tra Zara e Marche. Tutti attivi - e implacabili - sette giorni su sette e 24 ore su 24.

In arrivo 3 milioni di investimenti anche su altre telecamere, quelle per la videosorveglianza. Il consigliere di Sel Luca Gibillini però ha chiesto all'assessore di presentare «un bilancio dei costi e benefici». Il consigliere ha contestato anche i 12mila euro assegnati alle unità cinofile, che svolgono soprattutto attività di prevenzione contro la circolazione di droghe nei parchi. «Non è un compito che spetta ai vigili» ha sostenuto, bocciato sia da Rosaria Iardino del Pd («anzi, aumentiamo la spesa per i cani-ghisa») e dal centrodestra. Fabrizio De Pasquale (Fi) ha contestato invece i 21 milioni di euro previsti per le spese di notifica delle multe: «Non si comprende ad esempio perchè dobbiamo pagare alle Poste 6,5 euro per inviare gli avvisi bonari con raccomandata quando l'ex Provincia spendeva 0,75 euro per lo stesso provvedimento. Fatevi consigliare». in Bilancio, a sorpresa, c'è l'acquisto di un macchinario per produrre sacchi di sabbia per contenere le esondazioni del Seveso.

Non depone bene.

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