Ti trovi in cerchio, tenendo per mano perfetti sconosciuti. Poi parte il reel, una specie di polka in versione irlandese, il ritmo si fa sempre più intenso. E tu ti scambi di posto, chiudi e apri cerchi, improvvisi girotondi coreografici con estranei che, nel giro di un brano musicale, diventano complici. E spesso anche amici.
Benvenuti nel mondo delle danze irlandesi, la nuova moda che sta spopolando a Milano e in Lombardia. A dire la verità i balli tradizionali vengono praticati da 20 anni esatti ma ora stanno letteralmente esplodendo. Nel 1993, alla prima lezione, si erano presentate cinque persone appena. Oggi gli allievi sono migliaia tra bambini, adulti, e perfino una veterana del 1934. Solo a Milano esistono due sedi: una alla Bovisa e una a Città studi. In Lombardia ci sono scuole anche a Varese, Fagnano Olona (la prima nata) e Bergamo. E i corsi si stanno diffondendo anche nel resto d'Italia.
«Il bello delle danze irlandesi - spiega Umberto Crespi, fondatore del gruppo Gens d'Ys - è proprio questo: possono coinvolgere tutti, a prescindere dall'età e dalla predisposizione o meno per il ballo. Oltre a proporre un'attività fisica semplice ma impegnativa, i corsi sono una bella occasione per fare gruppo». E, neanche a dirlo, fanno divertire come matti i bambini, che si cimentano persino in pezzi da solisti e imparano i passi e le tecniche più difficili.
Gens d'Ys prende il nome dalla mitica città di un'antica leggenda bretone che, si narra, nel VI secolo sprofondò nell'oceano al largo della baia di Duarnènez dando poi vita all'odierna Quimper nel nord della Francia. Dal 2001 Gens d'Ys è diventata anche accademia di danze irlandesi e vanta il patrocinio dell'ambasciata Irlandese, oltre ad essere autorizzata dalla Commissione irlandese per la danza con ben tre insegnanti certificati. Gli spettacoli del gruppo fanno sprofondare in atmosfere magiche e sembra di immergersi in un romanzo fantasy tempestato di folletti. Chi si avvicina alla danza irlandese non la molla più. E scopre un mondo fatto di una socialità semplice e sana, fatto di nuove amicizie scandite dal ritmo del bodhran, il tamburo irlandese utilizzato nelle feste popolari. Immancabile, come sottofondo delle danze di gruppo, anche la uilleann pipes, la cornamusa che, diversamente da quella scozzese non è suonata con l'aria emessa dalla bocca, ma attraverso un mantice azionato con il braccio destro.
«Quando qualcuno di accosta alle danze irlandesi - spiega Umberto Crespi - si avvicina a un mondo affascinante, e spesso è spinto ad approfondire il passato, a conoscere la storia che univa tutta l'Europa antica, ad approfondire l'archeologia». Insomma, non chiamatelo sport. I ballerini di Gens d'Ys - che si sono esibiti anche a Strasburgo, nelle piazze alsaziane e nelle strade di Friburgo, assieme a gruppi «gemelli» provenienti da Galizia, Bretagna e Scozia - si preparano al San Patrizio festival, di cui sono gli organizzatori.
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